Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato il progetto di legge che prevede una nuova regolamentazione degli orari del settore del commercio. E’ previsto un numero di giornate di «apertura domenicale e festiva» per i punti vendita di maggiori dimensioni (medie e grandi strutture di vendita) in misura omogenea sul territorio regionale: nella prima domenica dei mesi da gennaio a novembre; nell’ultima domenica dei mesi di maggio, agosto e novembre; nelle giornate domenicali e festive del mese di dicembre. Sono previste, inoltre, fino a tre domeniche di apertura a discrezione dei Comuni. Solo i Comuni capoluogo (limitatamente alle zone non inserite nel centro storico) e i Factory outlet centre (Foc) hanno facoltà di apertura delle attività di vendita per un massimo di 31 domeniche o festività annue. Rispetto alla normativa precedente è eliminata la categoria dei «Comuni a prevalente economia turistica» mentre vengono individuati «ambiti a forte attrattività», in cui è consentita l’apertura domenicale e festiva. Il provvedimento riguarda i Comuni rivieraschi, quelli con impianti sciistici, stabilimenti termali, i centri storici dei Comuni capoluogo di provincia e le fasce del territorio fino a 500 metri di distanza dall’ingresso pubblico degli scali aeroportuali di Linate, Malpensa, Orio al Serio e Montichiari (è prevista, infatti, una deroga per le strutture di vendita poste nelle immediate vicinanze degli accessi agli scali aeroportuali).Il provvedimento varato dal Consiglio prevede la possibilità di apertura domenicale per gli esercizi sotto i 250 metri quadri di superficie che hanno così la possibilità di rimanere aperti per tutto l’anno solare. Tale provvedimento riguarda anche gli esercizi, a prescindere dalle dimensioni, che esercitano in via esclusiva o per almeno l’80% della superficie di vendita in determinati settori: edicole, tabaccai, gelaterie, gastronomie, pasticcerie. L’ampliamento delle possibilità di apertura viene bilanciato con l’obbligo di chiusura in sette giornate l’anno, corrispondenti alle principali festività religiose. E’ previsto, inoltre, un generale divieto di vendere il pane fresco nelle giornate domenicali o festive, per garantire il riposo settimanale dei panificatori.(20/11/2007)
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