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(Foto di Giuliano Fronzi)
«Chiuso per furto». Concetto semplice, scritto su un foglio appeso fuori dall’ufficio postale di Colere, in Valle di Scalve. Amara sorpresa per i pensionati del paese che non hanno potuto ritirare la loro pensione.
«Chiuso per furto». Concetto semplice, scritto su un foglio appeso fuori dall’ufficio postale di Colere, in Valle di Scalve. Amara sorpresa per i pensionati del paese che non hanno potuto ritirare la loro pensione.
Nella notte tra lunedì e martedì infatti qualcuno si è introdotto all’interno dell’ufficio postale del piccolo comune ed è riuscito a portar via un bottino di poco inferiore ai 15.000 euro, che erano custoditi nella cassaforte dell’ufficio in attesa di essere distribuiti, per l’appunto, ai pensionati.
L’ufficio postale si trova in via Tortola, al primo piano dell’edificio che ospita anche il municipio del comune scalvino. Ad allertare i carabinieri, lunedì mattina alle 7, lo «stradino» del comune. Poco prima di iniziare le proprie attività lavorative infatti, l’uomo si è accorto che le inferriate di una finestra, sul lato destro dell’edificio, erano state tagliate.
Tutto su L’Eco di Bergamo del 3 settembre
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pierluigifacchetti
10 anni, 5 mesi
Io non ho paura dei furti in banca ma dei furti DELLE banche.
barcegio
10 anni, 5 mesi
@THEGENIUS-Hai perfettamente ragione per quanto riguarda il conto corrente;già dagli anni 60 la ditta per cui lavoravo aveva invitato tutti i dipendenti ricevere lo stipendio in banca (a quei tempi non erano rare le rapine alle aziende nel giorno di paga) e una volta andato in pensione ho fatto altrettanto.Cordialità, Gianni
eliana.genini
10 anni, 5 mesi
I soliti ignoti sicuramente non saranno venuti da chissà dove. Cercateli in casa.secondo me' sono nostrani come ol formai e ol salam.