Colere, slavina vicino a una casa
Turismo ko ma Foppolo non molla

Non c’è pace per le nostre valli. A Schilpario la situazione è sempre più pesante con il traffico che viene deviato su una strada provinciale secondaria gravata inoltre da divieto di transito mentre a Colere una slavinaè finita a ridosso di un’abitazione. Foppolo, sempre più stremata non molla.

«Ci rivolgiamo a voi, perché confidiamo nella vostra profonda sensibilità e nella profonda conoscenza delle località montane bergamasche». Inizia con queste parole la lettera indirizzata ai consiglieri regionali Lara Magoni, Roberto Anelli e Angelo Capelli, scritta dalla società Ski Mooving di Schilpario.

Il motivo dell’appello? «La chiusura a singhiozzo per pericolo valanghe in località Manna, poco prima di Schilpario – si legge nel documento –. Il traffico viene deviato su una strada provinciale secondaria che, passando dall’abitato di Azzone, raggiunge Schilpario, tra buche e ristrettezze; questa strada secondaria è gravata inoltre da divieto di transito. In questa situazione i gruppi scolastici ed aziendali che tanto faticosamente riusciamo a portare nella nostra località, disdettano le prenotazioni».

La situazione di chiusura del tratto stradale sta creando molti disagi nell’ultimo mese in Val di Scalve, così come di slavine si parla anche a Colere, in particolare nella frazione Magnone, dove nella notte tra martedì 18 e mercoledì 19 febbraio una massa nevosa si è staccata dal pendio, finendo a ridosso di un’abitazione. La slavina era stata preannunciata nei giorni scorsi da un altro piccolo smottamento, che aveva solo lambito uno dei lati della casa.

Un altro paese in difficoltà è Foppolo, ancora bloccato e con una popolazione che con grinta sta cercando di risollevarsi da questa stagione così dura. La strada è chiusa perché il pericolo che dopo l’abitato di Valleve possa scaricarsi una slavina è alto. Transitare lì, dopo i rilievi dei tecnici incaricati dalla Provincia, è ritenuto altamente rischioso e da mercoledì, ancora una volta, è scattata la chiusura fino alla cessata condizione di rischio. La strada per il paese è la porta del turismo, non esistono percorsi carrabili alternativi. E il turismo invernale per Foppolo è ossigeno. «Foppolo non può fermarsi – dicono in paese –. Le piste sono aperte e la vacanza a Foppolo deve essere garantita ai clienti». I collegamenti sciistici con le piste di Carisole hanno fatto sì che alcuni turisti, giunti in valle nei giorni della chiusura, fossero dirottati su Carona, poi dopo la salita in seggiovia, trasportati a Foppolo con il gatto delle nevi. Non poche le difficoltà, per il trasporto di persone e bagagli, per la presenza a volte di bimbi anche piccoli o per arrivi fuori dagli orari di apertura degli impianti». In alcuni casi i clienti hanno trascorso la prima notte a Carona o Branzi per poi raggiungere Foppolo il giorno seguente.

Novità per Dossena dove sono stati effettuati i lavori di ripristino della strada provinciale 26. Dopo lo sprofondamento della carreggiata lunedì, che di fatto ha diviso il paese in due, da mercoledì alle 15,30 la viabilità è tornata regolare. Dossena si può raggiungere senza intoppi dalla strada che dalla provinciale 470 si dirama sino al paese di mille abitanti, quindi sono stati sospesi i bus navetta e raggiungere il fondo valle è più rapido e sicuro.

Per saperne di più leggi L’Eco di Bergamo del 20 febbraio

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