Class action contro Trenord
In 6 mila chiedono il risarcimento

Chiuse le adesioni all’azione risarcitoria per i disagi del dicembre 2012: sono 6.136 gli utenti ferroviari che hanno formalizzato l’ingresso nell’iter. Nuova udienza il 19 maggio.

La richiesta di Altroconsumo: «A tutti i pendolari coinvolti e aderenti sia riconosciuto un risarcimento pari a quattro mensilità dell’abbonamento alla tratta utilizzata». Il giudice del Tribunale ha definito gli assi di azione su cui la class action dovrà proseguire. Il 3 marzo 2014 la class action contro Trenord è stata ammessa dalla Corte d’Appello di Milano.

«I disservizi subiti per oltre quindici giorni nel dicembre 2012 – scrive Altroconsumo – furono gravissimi: il sistema di trasporto su rotaie andò in tilt, con treni cancellati, sovraffollati, corse dirottate, ritardi, mancanza di informazioni a effetto valanga su utenti inermi. La paralisi fu massiccia: circa 700 mila i pendolari lombardi coinvolti in quelle giornate di caos».

«La Corte d’Appello – prosegue – ha ritenuto che il mancato funzionamento del software di gestione ed organizzazione del servizio adottato da Trenord abbia causato disservizi analoghi e comuni a tutti gli utenti colpiti, da valutare e risarcire in un unico processo, secondo quanto previsto dall’art.140 bis del codice del consumo».

Il percorso intrapreso da Altroconsumo non è stato privo di ostacoli: «Nel 2013 – spiega l’associazione – il Tribunale di Milano aveva dichiarato inammissibile l’azione promossa da Altroconsumo contro Trenord; per aver diritto al risarcimento, gli utenti avrebbero dovuto viaggiare sullo stesso binario, aver subito lo stesso ritardo e aver viaggiato sullo stesso convoglio, per una settimana. Altroconsumo in appello ha vinto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA