I carabinieri di Treviglio l’avevano fermato a Casirate per un controllo la sera prima del delitto: Vladimir Mnela, 21 anni, albanese, accusato dell’omicidio di un barista di Besano (Varese), era stato trovato in possesso di un coltello a serramanico e fotosegnalato.
Mnela era arrivato dall’Albania l’8 giugno come clandestino, ospitato da un connazionale che abita nel paese della Bassa. L’11 giugno scorso, durante una lite, l’albanese avrebbe colpito a morte Claudio Meggiorin, barista ventitreenne di Besano. Una vicina di casa ha riconosciuto la foto del clandestino: «È stato qui, ricordo che tornava a casa sempre a tarda ora». Ieri a Varese è stato interrogato Fatjon, il minorenne arrestato per concorso nell’omicidio.
Il ragazzo è stato ascoltato dal pm per chiarire alcuni punti oscuri della vicenda, a partire dal possesso del coltello. Intanto a Varese la tensione resta alta, i militanti di Forza Nuova hanno indetto un corteo per domani. La madre del giovane albanese accusato di omicidio si è rivolta alla mamma della vittima chiedendo perdono a nome del figlio.
(24/06/2005)
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