Cronaca / Bergamo Città
Sabato 30 Maggio 2015
«Cittadinanza onoraria a Mussolini
Nell’anno del 70° deve essere revocata»
Dopo la lettera dell’Isrec sul busto di Antonio Locatelli nella Torre dei Caduti, un cittadino punta il dito contro la cittadinanza onoraria al Duce: «Mussolini, che inaugurò la Torre nel ’24, risulta ancora tra i cittadini onorari di Bergamo, nella ricorrenza del 70° anniversario della Liberazione la città deve fare una scelta e toglierlo dall’elenco». Bergamo non è l’unica città italiana in questa situazione: nei giorni scorsi il Comune di Rivoli, dopo 90 anni, ha deciso di revocare la cittadinanza a Mussolini.
«Domenica scorsa, 24 maggio – si legge nella lettera arrivata in redazione – abbiamo assistito all’inaugurazione e alla riapertura della Torre dei Caduti dopo il restauro. La riapertura è avvenuta nel giorno del Centenario dell’entrata in guerra dell’Italia e, come da prassi in simili occasioni, alla presenza delle autorità civili, sindaco di Bergamo Giorgio Gori e assessore alla cultura Nadia Ghisalberti. Forse non tutti sanno che la prima inaugurazione era avvenuta 91 anni fa, il 27 ottobre 1924, alla presenza del capo dello stato,Benito Mussolini (la foto qui sopra è stata scattata proprio quel giorno a Bergamo, ndr)».
«Non sono rimasto sorpreso più di tanto, dopo essere entrato nel sito del comune e aver digitato «cittadini onorari» nell’apposito riquadro di ricerca, dalla scoperta che dallo stesso anno, l’elenco dei cittadini che si possono fregiare di tale titolo, si apre con: Mussolini Benito, cittadinanza onoraria, presidente Consiglio ministri. L’elenco continua con due partecipanti alla spedizione transatlantica di Antonio Locatelli, sempre nel 1924 e poi, con un salto ventennale arriva al 1945, concedendo la cittadinanza onoraria a due combattenti inglesi: Manfred Conte Czernin (Gran Bretagna), Iulian Cap. Matthews (Gran Bretagna), motivandola con la collaborazione ai patrioti bergamaschi».
«Nella ricorrenza del 70° della Resistenza – prosegue il lettore – mi domando se il governo della città sia in grado di fare una scelta di parte, etica, in linea con la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza, e procedere all’immediata revoca, finalmente, della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Firenze, Torino e molte altre comunità cittadine lo hanno fatto, Varese, Ravenna ed altre, con motivazioni a mio parere del tutto pretestuose, no. Chiedo al sindaco ed a tutto il Consiglio comunale di esprimersi in merito, uscendo dall’attuale ipocrita situazione. Non si possono onorare, nello stesso elenco, il fondatore e massimo esponente del fascismo e chi lo ha combattuto insieme ai patrioti antifascisti bergamaschi, che per contribuire a liberarci da 20 anni di dittatura hanno dato la vita. A costo di scontentare una parte dell’elettorato».
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