Qualche anno fa sembrava l’ultima frontiera del gioco, un «Eldorado» che avrebbe arricchito tutti: impresari e clienti. Invece oggi il bingo, versione rivisitata della supertombola nostrana, è già in piena crisi. E se in città e provincia qualche locale riesce comunque a reggere, il Bingo Blu di via Fantoni, la sala più centrale del capoluogo, ha ormai chiuso i battenti da un mese.
Sulla vetrata esterna c’è affisso un avviso che parla di «motivi tecnici» e di chiusura solo temporanea, ma ormai i quasi trenta dipendenti non ci credono più e hanno aperto una vertenza: «Ormai il lavoro è perso, improvvisamente il locale è stato chiuso, eppure la clientela non era sparita e in alcune giornate gli incassi erano buoni». Irreperibile il management della società, che contemporaneamente ha chiuso anche le altre sale del gruppo a Mantova, Cremona, Modena e Verona. Chiarisce l’ex direttrice: «C’era un debito con i Monopoli, abbiamo ricevuto l’ingiunzione di abbassare la saracinesca». Preoccupati i sindacati: «Vicenda delicata: è un settore giovane in cui c’è ancora troppa improvvisazione».
(23/03/2005)
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