Ciserano: addio alle barriere
Miscela «bio» contro il cromo VI
«Il costoso e non risolutivo sistema delle barriere idrauliche verrà abbandonato. Il finanziamento è già stato sospeso, in favore della tecnica del biorisanamento». Il Movimento 5 stelle di Bergamo prende posizione sulla bonifica dall’inquinamento da cromo VI.
«Il costoso e non risolutivo sistema delle barriere idrauliche verrà abbandonato. Il finanziamento è già stato sospeso, in favore della tecnica del biorisanamento». Il Movimento 5 stelle di Bergamo prende posizione sulla bonifica dall’inquinamento da cromo VI (esavalente) che negli ultimi anni ha interessato la falda acquifera del territorio fra Zingonia e Treviglio.
E lo fa esprimendosi a favore alla decisione della Regione di «spegnere», dal 1° gennaio, la barriera idraulica installata dal Comune di Ciserano sul suo territorio ed entrata in funzione nel 2012. La presa di posizione dei grillini, com’era prevedibile, ha però subito innescato una polemica a distanza con l’assessore al Territorio proprio del Comune di Ciserano, Natale Zucchetti: secondo il suo parere la barriera ha invece impedito che negli ultimi due anni il cromo VI da Zingonia, dove sono state scoperte le quattro aziende inquinanti, si diffondesse nel Trevigliese.
L’utilizzo delle barriere idrauliche come strumento di bonifica è sempre stato ritenuto «costoso e non risolutivo» dal Movimento 5 stelle favorevole, invece, alla tecnica del biorisanamento che consiste nell’immissione nella falda acquifera di una miscela detossificante che trasforma il nocivo cromo VI nell’innocuo cromo III (trivalente). Questa tecnica, in realtà, è ormai dall’estate del 2011 che è in fase di sperimentazione e, come accertato dall’Arpa, sta dando buoni risultati. Ora la Regione ha deciso di affidarsi esclusivamente a questa per contrastare il cromo VI.
© RIPRODUZIONE RISERVATA