Cronaca
Domenica 19 Dicembre 2021
Il ministero: «Elevata velocità di trasmissione del virus nel Paese, le Regioni rinforzino l’assistenza»
Il ministero della Salute ha diramato una circolare nella mattinata di domenica 19 dicembre per mettere in guardia dal virus e dalla variante Omicron. «Le Regioni rinforzino le misure di assistenza, fase acuta».
L’Italia si trova «in fase epidemica acuta, caratterizzata da una elevata velocità di trasmissione del virus SarsCoV2 nella maggior parte del paese» : così recita la circolare del ministero della Salute «Rafforzamento delle misure organizzative per la gestione dell’attuale fase epidemica» diffusa nella mattinata di domenica 19 dicembre e rivolta alle Regioni.
Nel raccomandare la «tempestiva attivazione a livello regionale di tutte le misure organizzative per fronteggiare un eventuale incremento anche sostenuto della domanda di assistenza sanitaria» , la circolare allerta anche rispetto a «ulteriori impatti epidemiologici ed assistenziali potenzialmente correlati alla maggiore diffusione» della variante Omicron.
«Nelle ultime otto settimane – si legge nel provvedimento – sul territorio nazionale sono stati registrati rapidi incrementi dell’incidenza, che ha ormai raggiunto i 241 casi/100.000 e del tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva (9,6%) e nelle aree mediche (12,1%) , mentre si mantengono stabilmente e significativamente al di sopra della soglia epidemica sia l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici (1,13) che l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (1,09)». Alla luce dell’attuale andamento epidemico e «altresì in considerazione degli ulteriori impatti epidemiologici ed assistenziali potenzialmente correlati alla maggiore diffusione della variante virale B.1.1.529, designata dall’Oms come variante Omicron, le cui caratteristiche in termini di trasmissibilità, gravità della malattia e sensibilità ai vaccini attualmente in uso non sono ancora chiaramente definite - si afferma nella circolare - si ritiene importante raccomandare la tempestiva attivazione a livello regionale di tutte le misure organizzative atte a fronteggiare nelle prossime settimane un eventuale incremento anche sostenuto della domanda di assistenza sanitaria legata all’infezione da SarsCoV2, sia a livello territoriale che ospedaliero, garantendo l’adeguata presa in carico dei pazienti affetti da Covid-19 in relazione alle specifiche necessità assistenziali».
Il ministero rimanda quindi le Regioni alle circolari già emanate per la gestione delle precedenti ondate pandemiche e che riguardano, in particolare, misure per la rimodulazione dell’attività programmata considerata differibile, indicazioni per partorienti e neonati, riorganizzazione dei servizi ospedalieri e territoriali per la gestione dell’emergenza con il potenziamento dei posti letto ospedalieri e dell’assistenza sul territorio.
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