Cinque agenti aggrediti in carcere
La Cisl: «Troppe disfunzioni irrisolte»

«Nella serata di giovedì, nella Casa Circondariale di Bergamo, 5 agenti della polizia penitenziaria sono stati aggrediti e hanno subito lesioni tanto che sono stati d'urgenza inviati presso gli ospedali della città». La denuncia è della Cisl di Bergamo.

«Questo - si legge in uncomunicato stampa - è l'ennesimo episodio di estrema gravità che colpisce il personale di Polizia Penitenziaria nella struttura bergamasca e che dimostra, ad appena 24 ore dalla visita del Capo del DAP a Milano e da poche ore dall'evasione di Voghera di 3 pericolosi detenuti, quanto le parole dello stesso dirigente tese all'ottimismo e agli impegni assunti dall'Amministrazione Penitenziaria, non collimino con la realtà dei fatti».

«La questione specifica successa a Bergamo – dichiara Francesco Trovè, segretario generale di Fns Cisl -, ovviamente, costituisce il tassello di un mosaico più ampio caratterizzante l'intero mondo dell'esecuzione penale detentiva ed è la spia di un malessere che ha origini ben più complesse da quelle che si possono desumere da una prima valutazione dell'accaduto. Le annose ed irrisolte disfunzioni che riguardano il sistema penitenziario non possono ricadere addosso ai colleghi che anche in questo momento, vogliamo ribadirlo, sono l'ultimo baluardo dello Stato italiano in una terra di confine fra la legalità e l'illegalità qual è l'istituto penitenziario. Solo attraverso il forte spirito di abnegazione ed il loro senso di responsabilità, spesso dimenticato, i poliziotti penitenziari riescono a garantire il corretto esercizio dell'esecuzione della pena e la sicurezza per tutta la comunità sociale. La Fns Cisl esprime tutta la sua vicinanza ai colleghi aggrediti e a tutti gli altri poliziotti penitenziari della struttura penitenziaria di Bergamo che in questo momento, di estrema difficoltà, dimostrano tutto il loro valore e capacità professionale».

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