Cronaca
Venerdì 10 Giugno 2016
Christo, il video-denuncia di Legambiente
«Rischio flussi e forte impatto sul lago»
Dall’aumento del traffico all’organizzazione dei flussi di visitatori, dai rischi per la sicurezza ai costi sostenuti dagli Enti pubblici. Ecco il video di denuncia di Legambiente.
Ad una settimana dall’inaugurazione al pubblico dell’opera dell’artista Christo «The Floating Piers», Legambiente richiama l’attenzione su una serie di criticità riscontrate nell’organizzazione dell’evento e nella gestione dei flussi di visitatori.
«La società che gestisce “The Floating Piers” aveva annunciato di aver commissionato un piano della logistica alla società di consulenza Sistematica (la stessa che ha fatto il piano logistico per Expo 2015) alla fine di febbraio, ma a tutt’oggi questo studio non è ancora stato reso noto. Durante i 16 giorni di apertura al pubblico del ponte galleggiante, sono attesi oltre 50mila turisti al giorno che graviteranno nella zona del lago» spiega Legambiente.
«È sicuramente un’operazione di marketing positiva per questo territorio, ma ci preoccupa la difficile gestione di un così gran numero di persone in un’area che presenta strade strette, carenza di parcheggi, strutture inadatte ad accogliere così tanta gente tutta insieme – sottolinea Dario Balotta, responsabile Trasporti di Legambiente Lombardia -. I rischi maggiori sono legati al notevole aumento del traffico, con conseguente congestione delle strade che portano verso il lago e l’aumento di inquinamento da emissioni dei veicoli a motore. Inoltre avendo il Prefetto di Brescia diramato l’ordinanza che vieta l’accesso a Sulzano in bicicletta per motivi di sicurezza della viabilità stradale, è di fatto venuta meno la sostenibilità dell’evento così pubblicizzata in origine, tanto che erano stati previsti parcheggi appositi per ospitare 70mila bici».
Trenord ha potenziato le corse ferroviarie sulla linea Brescia-Iseo-Edolo con 84 treni giornalieri con 73 che si fermeranno a Sulzano: «Un dato certamente positivo – commenta Dario Balotta - Si tratta di una robusta offerta di servizi che speriamo incontri il favore dei numerosi visitatori, anche a fronte dei 700 mila euro spesi dalla società e di cui si farà carico Regione Lombardia. A lasciare esterrefatti, però, è la soppressione di tutti i treni che corrono sulla linea Rovato-Iseo, nel cuore della Franciacorta, che resterà tagliata fuori. I passeggeri provenienti da Milano e da Bergamo dovranno prima raggiungere Brescia, poi ridirigersi verso Iseo. Grazie alla Rovato-Iseo i tempi di viaggio si sarebbero ridotti di una ventina di minuti e si sarebbe evitato l’affollamento dei passeggeri».
«La realizzazione dell’opera è completamente finanziato dalla società che gestisce The Floating Piers, che ha messo a disposizione 900.000 euro da ripartire tra regione Lombardia, Provincia di Brescia e Enti Locali. Tali istituzioni, però, hanno già messo in campo 3 milioni di euro, dei quali in particolare 535.000 euro per gli interventi di tutela e assistenza sanitaria continua nei 16 giorni dell’evento, come annunciato dall’Assessore Parolini. L’evento, inoltre, ha comportato dei costi indirettamente sostenuti dai cittadini: nell’aprile dello scorso anno la Società pubblica di Navigazione NAVISEO aveva annunciato un contributo di 200 mila euro, tradotti in un aumento medio delle tariffe del 30% sugli abbonamenti annuali per non residenti, del 45% sui mensili per studenti residenti e del 10% sui biglietti ordinari delle tratte più utilizzate» continua l’associazione.
«Il nostro timore è che si sviluppi una formula di turismo mordi e fuggi che non farà bene né alla promozione delle bellezze del territorio né alla gestione dei flussi dei visitatori, che si accalcheranno in lunghe code in auto prima e in attesa di salire sulla passerella poi, solo mettere piede sull’opera e poi tornarsene a casa incastrandosi nuovamente nel traffico» conclude Balotta.
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