Chiromante di Scanzo uccisa sotto gli occhi del figlio

Quattro coltellate e per Roberta Bordin, chiromante di 41 anni, non c’è stato più nulla da fare. L’omicidio è stato commesso a Garlenda, nel Savonese, dove la donna risiedeva dopo aver abitato a Scanzorosciate per sette anni, dal 1995 al 2002.

L’assassino è il suo convivente, Michele Arcangelo Conte, idraulico: da tempo, tra i due, i litigi erano all’ordine del giorno, fino al tragico epilogo di venerdì quando Conte ha impugnato una lunga lama e ha colpito a morte la donna nel salotto di casa. Il figlio della vittima, di soli 8 anni, ha assistito a tutto: si trovava fuori dalla porta del soggiorno e ha sentito urlare sua madre.

Proprio il piccolo ha chiamato i carabinieri ma, al loro arrivo, l’assassino se n’era già andato. I militari dell’Arma lo hanno trovato e arrestato nello studio del suo avvocato, dove l’uomo si era precipitato dopo il delitto. L’assassino ha ammesso le proprie responsabilità, chiedendo anche conto della salute della donna: ignorava che fosse morta.

La vittima era originaria di Vercelli. Il convivente, nato a Brindisi, in passato aveva lavorato alla Lonza Spa di Scanzo.

(28/3/2004)

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