Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 10 Aprile 2015
«Chiediamo anche noi asilo politico»
Nel weekend 118 gazebo della Lega
Nel prossimo fine settimana saranno ben 118 i gazebo che la Lega Nord allestirà nelle piazze bergamasche per consentire anche ai cittadini italiani di «chiedere asilo politico».
Si potrà così - si legge in un comunicato del Carroccio - «godere di vitto e alloggio gratis come i 170 mila profughi, o pseudo tali, sbarcati in Italia nell’ultimo anno».
«Un’iniziativa forte, provocatoria - dichiara Daniele Belotti, segretario provinciale della Lega Nord di Bergamo -, che vuole denunciare il razzismo al contrario con cui il governo Renzi e la sinistra stanno trattando le categorie disagiate: i clandestini vengono coccolati spendendo mille euro al mese pro capite, mentre ai disoccupati, ai pensionati con la minima, ai milioni di italiani che non riescono ad arrivare alla fine del mese vengono riservate solo tasse e mazzate».
«In questo momento di grave crisi economica – continua Belotti – non possiamo più accettare che il governo Renzi spenda quasi 2 miliardi l’anno per l’ospitalità di questi profughi, che ricordiamo solo il 10% ha i requisiti per l’asilo politico, mentre per gli italiani riserva solo tasse e tagli ai servizi. Allo stesso tempo vogliamo denunciare nuovamente il business che sta dietro all’accoglienza».
«Chiedo asilo anch’io – sottolinea Tony Iwobi, responsabile federale immigrazione per la Lega Nord - poiché abbiamo un governo che, in nome di una falsa solidarietà, si è dimostrato incapace di definire e attuare una politica migratoria corretta, castigando i cittadini italiani a una pressione fiscale fuori misura a favore degli immigrati clandestini, il tutto senza garantire occupazione, sicurezza e legalità».
«Ai gazebo leghisti - conclude il comunicato - sarà quindi possibile lanciare un messaggio chiaro alla politica razzista del governo firmando i moduli di questa protesta simbolica. Nelle zone di Dalmine e Caprino Bergamasco, inoltre, i cittadini potranno anche sottoscrivere la petizione contro l’arrivo all’ex asilo San Filippo Neri e al Celana di decine di pseudo profughi dando un segnale chiaro a chi finora, come il prefetto e qualche sindaco buonista, si è dimostrato totalmente sordo di fronte alle richieste di equità dei propri cittadini».
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