Cherio, preoccupati i residenti
Sotto accusa i lavori agli argini

Anche il fiume Cherio si è riempito dopo le forti piogge di domenica 23 marzo. Tanto da destare la preoccupazione di alcuni residenti. Una di loro ci ha scritto per lamentarsi: «È stato distrutto un lavoro ben fatto ed efficiente».

Anche il fiume Cherio si è riempito dopo le forti piogge di domenica 23 marzo. Tanto da destare la preoccupazione di alcuni residenti che si sono armati di macchina fotografica per documentare la situazione che si è registrata a Borgo di Terzo.

Una di loro ci ha scritto per lamentarsi: «È stato distrutto un lavoro ben fatto ed efficiente - ci ha segnalato Marcellina con una e mail -, con un lavoro costoso e a mio parere poco sicuro, per le grosse piene di questo fiume».

«Noi ci abitiamo da anni - aggiunge -: non siamo tecnici, ma la pratica vissuta sulla nostra pelle credo valga più della teoria di chi progetta queste cose. Nel corso di questi anni l’argine di pietra, ha tenuto benissimo a bada le piene del fiume evitando straripamenti che sarebbero finiti nelle nostre case».

E ancora: «Era ancora validissimo, bastava ripristinare solo il fondo del fiume, e costruire invece i nuovi argini la dove questi non esistevano. Invece no.. siamo in Italia. Distruggiamo quello che c’è e che funziona e lasciamo andare a rotoli dove c’è necessità di manutenzione. E noi paghiamo. Intanto la piena non è ancora finita».

In campo è però sceso il direttore del Consorzio Servizi Val Cavallina: una ricognizione di un’ora lungo l’area interessata dal cantiere al termine della quale ha fornito rassicurazioni. Non ci sarebbero pericoli: la zona è interessata da un cantiere aperto e i lavori riprenderanno al più presto, appena le condizioni meteo lo consentiranno.

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