Censis: Bergamo come un falco È fra le 25 città dello sviluppo

Aquile, falchi, pellicani, gabbiani. Pennuti in carne ed ossa? Niente di tutto questo: sono i nomi dei gruppi nei quali si ritrovano i 103 comuni capoluogo italiani catalogati per sviluppo e importanza economica da un’indagine di Rur-Censis. Le aquile sono 7 e rappresentano le aree metropolitane che guidano, per potere economico, benessere e complessità sociale lo stormo dello sviluppo italiano; i pellicani sono i centri produttivi, le rondini sono i poli della riscossa. In questa singolare classifica Bergamo occupa il gruppo dei falchi ovvero le città dello sviluppo, 25 in tutto.A far compagnia alla nostra città vi sono fra le altre Aosta, Belluno, Biella, Ancona, Macerata, Pisa e Siena, caratterizzate da alti livelli di sviluppo economico, di benessere e di attività culturale.

Per realizzare la ricerca sono stati utilizzati alcuni indicatori statistici riguardanti il contesto sociale e demografico, il tessuto produttivo, il livello di occupazione e la ricchezza prodotta, l’università, la cultura, lo svago, il tempo libero e il turismo. Le aquile non potevano essere che le aree metropolitane: Roma, Milano, Venezia, Verona, Torino, Bologna e Firenze, caratterizzate tutte da potere economico, alto livello di benessere e complessità sociale. Il secondo gruppo è appunto quello dei falchi. Il terzo gruppo, quello dei pellicani, riunisce 11 centri produttivi, 11 città collocate prevalentemente nelle regioni Toscana, Emilia Romagna e Marche, che mantengono una forte caratterizzazione industriale ed hanno il più elevato tasso di attività della popolazione.

Le 25 città dei gabbiani sono le città del benessere maturo: in particolare tutte le città liguri e umbre, la maggior parte delle toscane e a Sud, Pescara, Campobasso e Lecce. Le rondini ossia i poli della riscossa sono 20 città del Sud che presentano una realtà dinamica, ma lamentano l’assenza di una solidità di fondo. In coda le anatre cioè 15 città arretrate, città del Sud, in posizione arretrata su tutti i fronti. Altro aspetto della ricerca riguarda il Pil. Aquile e falchi (fra cui Bergamo), staccano tutti gli altri sia in termine di Pil pro capite, superiore ai 32 mila euro annui sia di depositi per abitante pari a 28,7 mila euro nelle metropoli e 21,9 mila nelle città dello sviluppo.

(18/11/2004)

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