Celim, storia ma soprattutto futuro
«Il cambiamento è possibile»

I 50 anni del Celim non sono solo la celebrazione di un anniversario, ma l’occasione per ripensare al passato davanti alle novità che il futuro presenta. La giornata si è aperta con la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo monsignor Francesco Beschi.

I 50 anni del Celim non sono solo la celebrazione di un anniversario, ma l’occasione per ripensare al passato davanti alle novità che il futuro presenta. La giornata si è aperta con la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo monsignor Francesco Beschi nella basilica di Sant’Alessandro in Colonna.

Aprendo l’omelia il vescovo ha ricordato i volontari e chi in modo diverso – la Chiesa, la politica, il sindacato e i diversi mondi sociali – ha accompagnato le esperienze.

«La cooperazione – ha detto – si nutre di condivisione, in un cammino insieme che richiede di essere l’uno nel cuore dell’altro. La cooperazione non è solo azione, ma modo di concepire e di vedere le cose».

A raccontare il passato è stato, nella seconda parte della serata, il video realizzato attraverso la raccolta delle testimonianze di chi, negli anni, ha vissuto la cooperazione all’interno di esperienze con il Celim.

Monsignor Beschi, nell’intervento che ha chiuso la serata, ha sottolineato i frutti nati dall’esperienza del Celim. «Voi avete sperimentato la possibilità di un cambiamento del modo di vivere. Relazione, fiducia, condivisione, partecipazione, senso della giustizia, non c’è soldo che li può comperare».

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