Avvio d’anno problematico nelle scuole di montagna della Bergamasca. A due settimane dal suono della prima campanella, non tutti gli insegnanti sono in cattedra. «Quello delle cattedre scoperte è un problema che si ripropone ogni anno» dicono i presidi. Le destinazioni nelle scuole di montagna sono spesso rifiutate dai docenti, tanto che, in questi giorni, le segreterie di alcuni istituti si vedono costrette a fare sino a 200 telefonate per trovare insegnanti disponibili al trasferimento in alta valle.Colpa dell’abolizione del doppio punteggio riservato, sino al gennaio scorso, ai docenti che sceglievano di insegnare sopra i 600 metri di altitudine? Si direbbe di no. «Il problema delle scuole di montagna è perenne – sottolinea il provveditore Roffia – e la soluzione non era certo quella del doppio punteggio. D’ora in avanti chi sceglierà le scuole di montagna lo farà con una motivazione più valida».Ma intanto diverse cattedre restano vuote e un buon numero di studenti dei paesi vallari non ha ancora un orario scolastico che contempli tutte le materie.(22/09/2007)
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