Cronaca
Venerdì 12 Dicembre 2008
Cattaneo: «Dopo un lunedì nero, martedì è stato grigio»
Ma a Treviglio torna il 7.38
Il sindaco Bruni: «Situazione incredibile» Da Fontana a Misiani e Sanga: «Disagi intollerabili»Dopo un lunedì nero, i pendolari hanno vissuto un altro giorno da dimenticare con un orario dei treni che proprio non va giù ai viaggiatori e neppure alla Regione Lombardia. A Treviglio, nel frattempo, i pendolari hanno bloccato ancora una volta il treno delle 7.38 che da mercoledì pare sarà ufficialmente ripristinato. Ma dalle foto dei pendolari (qui sotto) restano ancora altri problemi, come il sovraffollamento della pensilina e materiale rotabile insufficiente. (ascolta il commento del Comitato pendolari bergamaschi)In particolare, inoltre, i treni provenienti da Bergamo hanno registrato martedì un maggior afflusso di viaggiatori causato dal ritardo dei treni sulla Milano-Lecco. Un investimento tra Terno e Ponte San Pietro ha inoltre causato ulteriori ritardi. Infine i treni della Milano-Brescia, Bergamo e Cremona hanno viaggiato con ritardi fino a 10 minuti: una navetta Treviglio-Milano è stata soppressa al mattino (ore 6.22), senza tuttavia creare eccessivi problemi di sovraffollamento ai treni successivi. A Pioltello e Segrate si sono anche verificati guasti ai nuovi treni Tsr che hanno causato la soppressione di diverse corse S5. I viaggiatori si sono quindi dovuti servire degli altri treni da Bergamo e Brescia aumentando il sovraffollamento.«Dopo un lunedì nero abbiamo avuto un martedì grigio. Continuiamo a chiedere al gruppo Fs di mettere la stessa attenzione che abbiamo lodevolmente visto sabato e domenica per l’avvio della Freccia Rossa, anche in questi giorni critici per il nuovo orario dei pendolari - ha affermato l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo, dopo l’avvio della seconda giornata di applicazione del nuovo orario invernale di Trenitalia ASCOLTA L’INTERVISTA -. Ci sono stati miglioramenti sulle linee che lunedì hanno avuto maggiori criticità, ovvero Brescia, Bergamo e quelle verso Sud. Inoltre ci sono stati problemi su altre linee, come quella per Lecco, a causa delle difficoltà croniche di Trenitalia e Rfi. Alcune soppressioni si sono registrate anche sulle linee di Arona, Varese e Mantova. Non possiamo certo dire che i problemi sono stati risolti. Per questo - ha precisato l’assessore Cattaneo - continuiamo a monitorare la situazione ora per ora con l’obiettivo di riscontrare quel miglioramento che ancora attendiamo».Lo stesso assessore Cattaneo non aveva esitato lunedì a criticare quello che stava accadendo: «L’accordo con Trenitalia è stato lungo e faticoso e ci aspettavamo che venisse rispettato. Invece le cose sono andate male e così non vanno. Se entro 48 ore non saranno rispettate le promesse fatte, siamo pronti per proteste clamorose» aveva dichiarato Cattaneo, minacciando blocci alla Freccia Rossa. Del resto i viaggiatori lo avevano annunciato: si prevedeva un lunedì nero e un lunedì nero è stato per i pendolari bergamaschi alle prese con il nuovo orario dei treni in vigore da domenica 14 dicembre. Una mail di esempio su tutte: «Buongiorno, questa mattina (lunedì 15 dicembre, ndr) ho preso, come solito, il treno ad Albano S.A. (linea Brescia -Bergamo) con il nuovo orario anticipato di 20 minuti. Con il vecchio orario il treno proseguiva per Milano centrale ora invece prosegue per Lecco... Il problema è che il treno è stato dimezzato (come numero di vagoni) ma le persone sono sempre le stesse:il treno era strapieno, abbiamo faticato, spingendo, per salire. Non pensavo, quando tempo fa ho abbandonato l’auto per il treno, di finire in questo modo. È una vergogna». «Alcuni funzionari dell’assessorato alle Infrastrutture, hanno monitorato gli snodi considerati più delicati - ha dichiarato il presidente della Regione, Roberto Formigoni -. Le cose non hanno funzionato come avrebbero dovuto e come Rfi e Trenitalia avevano garantito. Sono stati registrati ritardi, la soppressione di alcuni treni mentre altri erano pieni quasi oltre il limite della loro capacità. Scriverò personalmente ai vertici di Trenitalia per esigere il rispetto integrale degli accordi sottoscritti nei giorni scorsi».Lo stesso amministratore delegato di Trenitalia Mauro Moretti, intervista da Uno Mattina, aveva segnalato un lunedì difficile per Bergamo e Brescia: «Sulla tratta Bergamo-Milano sono stati soppressi due treni nella fascia oraria compresa tra le 6 e le 7.30 per problemi al materiale - spiegano dall’ufficio stampa di Milano dell’azienda di trasporto - mentre sulla Bergamo-Brescia si sono verificati questa mattina dieci minuti di ritardo su alcune linee a causa della grande affluenza di viaggiatori». Grande affluenza dettata proprio dal nuovo orario che ha concentrato più pendolari in meno treni: «Un caos preannunciato che crea ancora una volta disagi ai soli pendolari» commenta sconfortato un viaggiatore. E ancora altre testimonianze: « Il treno delle 8.05 BG-MI è partito alle 8.11, esattamente come se gli orari non fossero cambiati. In compenso i vagoni erano stipati all’inverosimile. Fin dalla stazione di Bergamo, le piattaforme erano rigurgitanti come un metro milanese in orario di punta. Sui primi due vagoni mi è stato impossibile salire, ho trovato un varco sul terzo. Non credo di esagerare valutando in almeno 200-300 i passeggeri che hanno viaggiato in piedi, nelle condizioni che potete ben immaginare. Viva la Freccia Rossa!» (Roberto P.) E poi: «Il treno che dovrebbe giungere a Bg da Brescia alle 7.26 è arrivato alla stazione di Bergamo alle 7.35 facendo perdere a tutti la coincidenza con il 7.32 per Milano Centrale. Conseguenza l’attesa fino alle 8.02 (che poi è diventata 8.12)». (Roberto L.)Il Comitato pendolari bergamaschi, intanto, ha chiesto nella giornata del 12 dicembre aiuto ai parlamentari bergamaschi. «Dalle riunioni effettuate ad ottobre e novembre la Provincia di Bergamo è risultata la più penalizzata in tutta la Regione - si legge nella lettera inviata via mail -. La linea Brescia - Bergamo ha perso tutti i collegamenti diretti con Milano e da lunedì prossimo coloro che provengono dalla parte EST della Provincia dovranno inevitabilmente cambiare treno a Bergamo e non sempre le coincidenze saranno compatibili». Secondo il Comitato pendolari bergamasco «la linea Treviglio - Bergamo ha perso tantissimi treni, soprattutto in fascia di punta per cui chi dalla Bassa deve raggiungere Bergamo prima delle 8 o si riversa sull’unico treno disponibile (aggiunto 2 giorni fa, prima nemmeno immaginato) alle 7.28 da Treviglio C.le oppure si troverà costretto ad utilizzare mezzi propri. Più lenti, più inquinanti, più onerosi e più scomodi da "parcheggiare"». Un appunto anche sulla linea Bergamo - Lecco: «Questa ha visto i propri orari aumentare di 10 minuti (su 36 di percorrenza) a causa di lavori/ coincidenze a Calolziocorte. Infine la linea Bergamo - Milano è stata declassata a servizio "metropolitano" eccezion fatta per alcuni treni in fascia pendolare che coprono il tragitto senza troppe fermate intermedie. I restanti treni impiegano un’enormità per percorrere quei 56 km che separano Bergamo da Milano».Poi una riflessione sui tanti incontri avvenuti nei mesi scorsi in Regione Lombardia con Trenitalia: «Nonostante tutto il Comitato Pendolari Bergamaschi ha deciso, a fronte di alcune "promesse" da parte di Trenitalia e in previsione dell’entrata in vigore a giugno 2009 dei servizi suburbani, di approvare tale piano. Trenitalia però , dopo aver fatto firmare tale progetto, ha deciso di cambiare le carte in tavola allungando ancora i tempi di percorrenza di alcuni treni e istituendo fermate non previste. Ad esempio, era stato previsto un treno alle 7.02 da Bergamo con fermate a Verdello (ore 7.11), Pioltello (ore 7.32) e Milano L.te (ore 7.42). Dopo l’accordo siglato in data 28/11 questo treno è stato anticipato di 15 minuti facendolo fermare in tutte le stazioni e poi, a seguito di innumerevoli proteste, è stato ridisegnato come "diretto" ma mantenendo comunque le fermate di Cassano e Melzo. A Cassano arriverebbe alle 7.20 ma in quella stazione esistono già treni per Milano alle 7.11, 7.29 e 7.39. Discorso analogo per Melzo. Perchè deve fermarsi anche il treno che viene da Bergamo? E’ così numerosa la clientela di Cassano per giustificare una tale scelta?».E di esempi i pendolari ne fanno parecchi: «Come quello delle 7.32 da Bergamo che prima partiva alle 7.47 da Treviglio per arrivare alle 8.06 a Pioltello. Dopo aver siglato l’accordo quel treno arriverà alle 8.15 a Pioltello senza fare fermate intermedie. 28 minuti per fare 20 km, con una media di 40 km/h. Questo è il risultato degli enormi investimenti per il quadruplicamento della Treviglio-Pioltello?? Il Comitato Pendolari Bergamaschi non è assolutamente soddisfatto nè degli orari proposti nè del trattamento riservato. Trenitalia, nello stilare l’orario, non ha tenuto conto delle reali esigenze di quella linea che conta, sulla sua direttrice, Bergamo che è al 5° posto in Italia come flusso passeggeri (con 10.300.000 unità) , Treviglio (con 3.500.000) e Verdello. La Regione Lombardia non è riuscita a garantire che Trenitalia mantenesse le promesse fatte e firmate nell’incontro del 28 novembre scorso». Da qui l’appello dei pendolari affinchè i parlamentari intervengano con un’«azione bipartisan perchè non ci sentiamo assolutamente tutelati da chi ci dovrebbe rappresentare».Scrivi il tuo parere a [email protected]Il commento dei pendolariGuarda il nuovo orario su www.ferroviedellostato.itManifestazione pacifica a Treviglio: studenti e lavoratori riescono a far ripristinare il 7.38L’assessore Cattaneo: «Ho già manifestato tutto il mio dissenso a Trenitalia»LA SCHEDA: lunedì nero, tutti i ritardi minuto per minuto(16/12/2008)
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