Castel Rozzone conta i danni dopo l’allagamento: è polemica
Mentre si contano i danni - non ci sono stime ufficiali, ma secondo le prime indicazioni sarebbero fortunatamente limitati - è polemica a Castel Rozzone fra il Comune e il Consorzio di bonifica dopo gli allagamenti seguiti al temporale della notte fra martedì e mercoledì. Perl’Amministrazione l’emergenza non sarebbe stata gestita bene, perché quando i tecnici sono intervenuti per regolare le chiuse l’acqua ha cominciato subito a defluire: e il Comune ora si domanda se l’esondazione, con una migliore regolazione, si sarebbe potuta evitare, o quantomeno limitare. Il Consorzio replica che anche se gli argini - oggetto di una immediata contestazione per via della scarsa manutenzione - fossero stati in perfette condizioni l’allagamento si sarebbe comunque verificato. Colpa del fatto che il torrente Morletta a tuttoggi si scarica nella roggia Brambilla, in attesa che venga completata la Gronda Sud, che porterà direttamente le acque nel Serio. Ma la Gronda non è pronta: i lavori sono all’80%.Un ulteriore motivo di dibattito, sostiene il Comune, perché l’inizio dei lavori di questa opera risale agli anni ’80, e ancora non si vede la fine. Così, per accertare eventuali responsabilità, ma soprattutto per evitare il rischio che in futuro si ripresenti il rischio di altre esondazioni, il sindaco di Castel Rozzone ha proposto un tavolo di lavoro attorno al quale riunire anche il Consorzio di bonifica, i Comuni di Arcene e Treviglio, la Regione, la Provincia e la Prefettura.Intanto ai proprietari di case, cascine e negozi danneggiati è stato distribuito il modulo di richiesta danni che dovrà essere inviato agli uffici della Protezione civile di Roma.(09/08/2007)
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