Cassazione: stop ai bus gratis per gli ex dipendenti dell’Atb

Stop alle tessere gratuite di circolazione sui mezzi pubblici per gli ex dipendenti dell’Atb. D’ora in poi i pensionati dell’azienda dei trasporti cittadina per prendere l’autobus dovranno pagare il biglietto. Lo stabilisce una sentenza della Corte di Cassazione pubblicata oggi, che capovolge i giudizi già pronunciati in passato sulla questione dal tribunale di Bergamo e poi dalla Corte di appello di Brescia.«Questo esito – afferma Gianni Scarfone, direttore dell’Atb – ha sorpreso anche noi. Abbiamo avviato il procedimento per "disdire" le tessere per i dipendenti sei o sette anni fa, per motivi normativi». Le tessere sono legate a un accordo sindacale firmato dai dipendenti dell’Atb oltre cinquant’anni fa: «Sono state concesse – sottolinea Renato Lorenzi della segreteria Fit Cisl di Bergamo – nell’ambito di una contrattazione sindacale più complessa e a compensazione di un lavoro svolto per l’azienda». Il «privilegio», peraltro diffuso tra ex dipendenti delle aziende del settore dei trasporti, è stato «abolito» dalla Cassazione, secondo le notizie diffuse, non per motivi legati alle leggi ma al bilancio delle aziende. Viene contestato soprattutto il fatto che gli abbonamenti gratis sono vitalizi e non c’è nell’accordo firmato negli anni Cinquanta un termine che ne limiti la durata: la Cassazione si dichiara infatti contraria al perpetuarsi di benefici contrattuali in favore dei dipendenti pensionati da parte di soggetti che rendono servizi «di penetrante rilevanza sociale», come quello del settore dei trasporti.(19/09/2007)

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