Case popolari: Torre Boldone cambia rotta L’assessore si dimette e l’Aler chiede i danni

C’è tensione tra il Comune di Torre Boldone e l’Aler, l’Azienda lombarda per l’edilizia residenziale. Il motivo, apparentemente è semplice: il Comune, che aveva concordato la realizzazione di alloggi popolari in via Colombera a Torre Boldone, adesso ha fatto marcia indietro, provocando anche le dimissioni dell’assessore al bilancio, Alberto Ronzoni. Insomma, ci sarebbero altre priorità da portare avanti. La vicenda ha avuto l’epilogo proprio con il cambio di rotta del sindaco Claudio Piazzalunga che, dopo aver sollecitato l’Aler per avere i contributi relativi al piano per l’edilizia a canone sociale - è arrivata la prima trance - ha cambiato repentinamente idea preferendo alle case popolari una lottizzazione della zona per l’edilizia privata e lasciando, quindi, scadere il termine del 30 settembre per richiedere i contributi regionali: si parla di una somma complessiva di circa 3 milioni di euro. Tutto questo nonostante la conferma della scelta politica della giunta per la realizzazione di 28 alloggi da concedere in locazione alle fasce economicamente più deboli.

Il confronto tra Comune e Aler è destinato a inasprirsi. L’assessore dimissionario ha sbattuto la porta della Giunta affermando che la proposta urbanistica alternativa risulta inaccettabile e che il comportamento del sindaco è stato contraddittorio e irrispettoso riguardo agli impegni precedentemente assunti.

Anche l’Aler non pare disposta a incassare il dietro-front del sindaco: si è esposta ed ha speso soldi per la progettazione, adesso minaccia di chiedere i danni.

(14/10/2004)

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