Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 04 Aprile 2014
Carrara, apertura entro il 31 marzo
Gamec, via libera allo spostamento
L’Accademia Carrara dovrà aprire entro il 31 marzo 2015. È quanto previsto dalla convenzione con la Fondazione Creberg. Via libera anche allo spostamento della Gamec da via San Tomaso.
L’Accademia Carrara dovrà aprire entro il 31 marzo 2015. È quanto previsto dalla convenzione con la Fondazione Creberg (che finanzia l’allestimento con 1,25 milioni) approvata giovedì 3 aprile all’unanimità dalla commissione congiunta, la seconda e la quarta.
A presentare il nuovo assetto l’architetto Attilio Gobbi, che oltre ad aver curato la progettazione seguirà ogni singolo passo dell’allestimento. È lui a sperare «che non solo gli assessori ma anche i tecnici del Comune di Bergamo si appassionino al progetto, elemento fondamentale per arrivare a riaprire finalmente l’Accademia Carrara» chiusa dall’estate 2008 e che ne ha viste di tutti i colori.
Il termine ultimo per l’apertura è fissato nella convenzione è per il 31 marzo 2015, «e se nessuna ditta che parteciperà ai bandi di gara farà ricorsi i tempi verranno rispettati» rassicura Alessio Saltarelli, assessore ai Lavori pubblici.
Via libera anche allo spostamento della Gamec da via San Tomaso. Giovedì l’approvazione in quarta commissione (a breve il passaggio in Consiglio) della convenzione tra Comune di Bergamo e Fondazione Credito bergamasco che nel 1989 davano vita all’attuale Galleria d’arte moderna e contemporanea, con il restauro degli ex Monasteri delle dimesse e delle servite, davanti all’Accademia Carrara. Un passaggio necessario in vista di una nuova sede per la Gamec (la Giunta Tentorio sta lavorando ad un piano per gli ex Magazzini Generali con Ubi banca), perché la vecchia convenzione (in modo particolare negli articoli 10, 11, 12) vincolava il Comune a mantenere le sedi di Accademia Carrara e Gamec in via San Tomaso. La nuova convenzione prevede inoltre che gli spazi della storica sede Gamec vengano intitolati come «Spazio espositivo Fondazione Creberg».
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