![](https://storage.ecodibergamo.it/media/photologue/2015/6/13/photos/cache/cara-auto-ma-quanto-mi-costi-ad-un-italiano-in-media-18527-euro_7317781a-1122-11e5-b314-b30eb7e5370b_900_512_v3_large_libera.jpg)
Cronaca
Sabato 13 Giugno 2015
Cara auto, ma quanto mi costi?
Ad un italiano in media 18.527 euro
Fiat in testa seguita da Volkswagen, Bmw e Audi. In aumento la quota delle auto a noleggio.
Nel 2014 gli italiani hanno speso in media 18.527 euro per acquistare l’auto nuova generando un giro d’affari globale di 25,4 miliardi di euro, un valore in crescita del 7,3% rispetto al 2013 (+1,7 miliardi di euro). Il brand con il valore medio unitario più alto invece è Land Rover con 51.507 euro, che nella classifica dei «top 15» scalza Bmw. È quanto emerso dalla ricerca «Mercato auto 2014 valore» del Centro Studi Fleet & Mobility che dal 2006 realizza una misurazione delle vendite auto in Italia calcolate come fatturato prodotto.
![](https://storage.ecodibergamo.it/media/photologue/2015/6/13/photos/cache/cara-auto-ma-quanto-mi-costi-ad-un-italiano-in-media-18527-euro_9ee03252-1122-11e5-b314-b30eb7e5370b_936_1134_v3_large_libera.jpg)
Riguardo ai brand più richiesti, la top five riproduce nel 2014 la classifica dell’anno precedente con la Fiat in testa (con una quota del 15,1% sul valore totale e del 20,3% sul volume), seguita in ordine da tre marchi tedeschi, Volkswagen, Bmw e Audi, con una quota valore rispettivamente dell’8,1% del 6,2% e del 6%. Ma se allarghiamo l’analisi agli ultimi otto anni il trend cambia: dal 2007 al 2014 infatti si registra una perdita di 19,5 miliardi sulle vendite (-45%). Un calo che riguarda soprattutto i privati con 15,6 miliardi in meno rispetto al 2007. Mentre il settore del noleggio ha perso 800 milioni di euro, con una percentuale del -15% rispetto al 2007.
![](https://storage.ecodibergamo.it/media/photologue/2015/6/13/photos/cache/cara-auto-ma-quanto-mi-costi-ad-un-italiano-in-media-18527-euro_a1f9dc4a-1122-11e5-b314-b30eb7e5370b_700_455_v3_large_libera.jpg)
Dunque emerge una nuova fotografia del valore del mercato auto, e se i privati detenevano una quota sul fatturato pari al 69% nel 2007, nel 2014 si è ridotta al 60%. I 9 punti persi dai privati sono stati guadagnati nel settore noleggio per 7 punti e per i restanti 2 punti dalle aziende. In sostanza la clientela fleet vale ormai il 40%. Nella classifica del valore in base all’alimentazione, il diesel non ha rivali con il 66% del mercato, seguito dal «benzina» con una quota del 21%. Infine dalla ricerca, emerge che nel 2014 l’alimentazione ibrida ha avuto un’importante impennata, con 21.505 vetture vendute (rispetto alle 15.171 del 2013) per un valore pari a 550 milioni di euro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA