Capitale (italiana) della Cultura
24 in corsa, ma Bergamo non c’è

Sono ventiquattro le città candidate per diventare capitale italiana della cultura nel 2016 e nel 2017. Bergamo non c’è.

Lo rende noto il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del turismo, che ora deve nominare tre dei sette giurati chiamati a valutare i dossier di candidatura. Le due città vincitrici riceveranno ciascuna finanziamenti per un milione di euro. Nel 2015 il titolo è stato attribuito alle cinque città che con Matera sono state finaliste per il titolo di capitale europea della cultura 2019, cioè Cagliari, Ravenna, Lecce, Perugia e Siena.

L’iniziativa nasce «per richiamare l’attenzione sull’Italia come “museo diffuso”», come sottolinea il ministro di beni culturali e turismo Franceschini, e per non disperdere le attività portate avanti dalle cinque città durante la competizione.

Dal 2016 sarà invece scelta una città all’anno. Per i prossimi due anni le candidate sono: Agrigento, Anagni, Aquileia, Caltanissetta, Carinola, Como, Ercolano, Foligno, Frascati, Mantova, Modica, Novara, Oriveto-Todi, Parma, Pisa, Pistoia, Selargius, Spoleto, Sulmona, Taranto, Terni, Terracina, Tropea, Viterbo.

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