Caparra della vacanza via Postepay
Poi però il «proprietario» sparisce

Sono stati truffati della loro caparra - 500 euro circa - da un inserzionista che sul sito «subito.it», aveva messo a disposizione un appartamento a Riccione.

Cocente delusione per cinque ragazzi, amici di scuola, che avevano programmato le ferie a una cifra ragionevole: 1.300 euro per 15 giorni.

I ragazzi tra i 17 e 18 anni, quattro cisanesi e un calolziese, decidono di prendersi una vacanza con il placet dei genitori e tramite internet, sul sito subito.it, leggono l’annuncio di un appartamento in Romagna.

Un contatto telefonico e, dall’altra parte della cornetta, risponde una signora che si qualifica come moglie del proprietario, che descrive e fornisce le caratteristiche dell’appartamento, dando ai ragazzi le modalità per il versamento di una caparra di circa 500 euro da versare su un conto di una carta Postepay.

Poi però il cellulare ha continuato a squillare a vuoto.

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