Canone Rai in bolletta
Ecco chi paga e come

Archiviata la telenovela con il Consiglio di Stato e stabilito che (di riffa o di raffa) il canone Rai si potrà far pagare nella bolletta dell’energia elettrica, ecco un riassunto per punti della situazione.

Per provare a fare un po’ di chiarezza, almeno fino alla prossima puntata. Premessa: con la Legge di stabilità 2016 il canone Rai è stato ridotto a 100 euro dai 113,50 precedenti. La tassa non sarà più pagata con il bollettino postale, ma verrà appunto addebitata nella bolletta elettrica. La normativa ha introdotto la presunzione di detenzione dell’apparecchio tv nel caso in cui esista un’utenza elettrica nel luogo in cui una persona risiede.

LE RATE - Il pagamento con la bolletta avverrà in dieci rate mensili, da gennaio ad ottobre di ogni anno. Solo per il 2016 il primo addebito (di 60 euro) sarà effettuato dalla prima fattura successiva al 1° luglio. Anche i residenti all’estero devono pagare il canone se detengono un’abitazione in Italia.

LA DOMANDA DI ESENZIONE - Per evitare l’addebito i titolari di un’utenza elettrica possono dichiarare che nell’abitazione non è presente un apparecchio tv, presentando una dichiarazione sostitutiva tramite il modello disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Il modello può essere utilizzato anche per segnalare che il canone è dovuto per l’utenza elettrica intestata ad un familiare. La scadenza è il 16 maggio sia per l’invio attraverso raccomandata con ricevuta di ritorno che online sul sito dell’Agenzia delle entrate. Per utilizzare questa ultima opzione occorre registrarsi e richiedere il Pin.

LE SANZIONI - Per chi dichiara il falso, come stabilito dalla normativa sulle autocertificazioni, sono previste pene che possono arrivare a due anni di reclusione.

ESCLUSI SMARTPHONE E TABLET - Il ministero, su sollecitazione del Consiglio di Stato, ha chiarito che per apparecchio televisivo si intende un apparecchio in grado di ricevere, decodificare e visualizzare il segnale digitale terrestre o satellitare, direttamente o tramite decoder o sintonizzatore esterno. Non costituiscono quindi apparecchi televisivi i computer, gli smartphone e i tablet. (Almeno per ora, verrebbe da dire, così ad occhio e croce...).

DISDETTA - Non è più prevista la disdetta dell’abbonamento richiedendo il suggellamento dell’apparecchio, occorrerà presentare ogni anno la dichiarazione di non detenzione.

L’ADDEBITO SULLA PENSIONE - Per poter pagare il canone TV direttamente con addebito sulla pensione è necessario farne richiesta al proprio ente pensionistico entro il 15 novembre dell’anno precedente a quello cui si riferisce l’abbonamento. L’agevolazione riguarda tutti i cittadini con un reddito di pensione, percepito nell’anno precedente a quello della richiesta, non superiore a 18.000 euro.

CANONE SPECIALE - In caso di possesso di apparecchi radio o TV nei locali della propria attività, il canone TV speciale, cioè per gli esercizi pubblici, continuerà ad essere pagato con le modalità tradizionali.

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