Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 09 Aprile 2015
«Fiori d’azzurro»
«Quando si parla di violenza sui bambini nessuno può voltarsi dall’altra parte» dichiara il professor Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro.
«Occorre che ciascuno faccia la propria parte per rompere il silenzio, conoscere e contrastare il fenomeno, assumendosi le proprie responsabilità. Così come per vincere il bullismo, parte di un problema più grande, non serve fare la caccia al bullo, ma lavorare sulle maggioranze silenziose senza le quali il fenomeno non potrebbe esistere, così per la violenza dei bambini il primo passo da fare è non stare zitti, costruire risposte nuove a esigenze e pericoli che evolvono a velocità che non potevamo immaginare. Solo così non saranno i più piccoli a pagare il prezzo di tutto ciò che nella società costruita dai grandi ancora non funziona».
Telefono Azzurro, in prima linea da 27 anni, attivo 24 ore al giorno e 365 giorni l’anno con le sue linee di aiuto e di ascolto, dal 13 al 19 aprile promuove la Campagna «Fiori d’Azzurro» per rompere il silenzio che copre la violenza sui bambini. #NonStiamoZitti è l’appello rivolto a tutti a fare la propria parte, anche quando si è solo spettatori di un caso di cronaca.
Un impegno che sarà particolarmente visibile sabato 18 e domenica 19, in 2.300 piazze italiane (nell’allegato le piazze interessate in provincia di Bergamo), con la raccolta fondi per sostenere una presenza costante e unica che da 27 anni offre un aiuto concreto a bambini e adolescenti, italiani e stranieri, ma anche adulti attraverso le sue linee telefoniche (1.96.96, 114 per le emergenze, 116.000 per i bambini scomparsi) e la sua chat, attiva dal sito . Inoltre, per tutta la settimana, la Campagna sarà promossa in tutta Italia anche dai principali programmi radiofonici e televisivi nazionali e locali.
Sfruttamento, abbandono, abuso, adescamento, bullismo e cyberbullismo. La violenza che ogni giorno colpisce i bambini ha mille volti, come la cronaca ci conferma quotidianamente. Una violenza che schiaccia i più deboli e più indifesi, che può spingerli anche a gesti estremi, ma che soprattutto rimane nascosta e si nutre del nostro silenzio.
Questa dimensione drammatica, che è parte della vita quotidiana dei bambini, troppo spesso resta sommersa o incompresa, se non in parte giustificata, quando emerge all’improvviso. I dati ad ogni modo ci dicono che in Italia un giovane su tre è vittima di bullismo e due su tre conoscono qualcuno che è stato vittima di cyberbullismo, ma chi subisce tutto questo spesso si sente solo e abbandonato. Sulla rete i pericoli si moltiplicano, dal furto d’identità sul web (subito dal 15% degli adolescenti), all’adescamento on line, ma i bambini non trovano un aiuto concreto da parte degli adulti, spesso lontani, distratti o impreparati.
Nel frattempo crescono vorticosamente i casi di autolesionismo (il 52,8 degli intervistati, ovvero un adolescente su 2, conosce qualcuno che si è fatto male volontariamente, nel 78,5% dei casi con tagli sul corpo) e il fenomeno del sexting (il 36% dei ragazzi conosce qualcuno che lo ha provato), spesso con un epilogo tragico di ricatto ed estorsione.
Aprile, «Mese Azzurro» in cui l’Associazione storicamente intensifica le proprie attività per evitare che si abbassino le difese nell’ultima parte dell’anno scolastico, sarà anche quest’anno ricco di appuntamenti su tutta la Penisola. Un compito sempre più impegnativo che sarà possibile sostenere facendo una donazione in cambio del «fiore del sorriso», la Calancola.
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