Niente pioggia. I 36 millimetri di precipitazione finora raccolti nel 2005 potrebbero far segnare un piccolo record. Nella statistica degli ultimi 30 anni, c’è il precedente del 1993, quando caddero soltanto 39 millimetri nei primi tre mesi dell’anno. Ma di solito il marzo compensava le eventuali carenze di gennaio e di febbraio, quest’anno non piove proprio e quasi a niente sono servite le leggère nevicate di fine febbraio.
Dopo il gran freddo e la neve farinosa di due settimane fa, siamo passati a una situazione quasi estiva. È finito rapidamente il freddo siberiano, per l’aumento rapido delle temperature, nell’aria che l’alta pressione ha spinto fino a noi dalle latitudini più basse, in arrivo prima dai Caraibi e poi dal Nord Africa.
L’alta pressione, poi, comprime l’aria verso il basso e impedisce qualunque rimescolamento in senso verticale. Le perturbazioni organizzate, le sole che possono smuovere questa situazione, sono tenute tutte lontane, oltre i bordi dell’anticiclone. E nell’aria bloccata verso il basso, diventa inevitabile la rimonta delle polveri e degli inquinanti che respiriamo, a complicare una fase influenzale finale che è ancora ben attiva.
La tiepida stabilità attuale è garantita almeno fino a lunedì, poi l’arrivo di aria più umida da sud-ovest potrebbe essere, verso mercoledì, motivo di qualche pioggia sparsa, la tipica variabilità primaverile. Ma è ancora presto per dirlo.
(17/03/2005)
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