Cagnolino in fuga dai botti
Ora non ritrova il suo padrone

Due storie diverse, ma iniziate allo stesso modo, quelle di un piccolo meticcio marrone e di Leo, due cagnolini che, probabilmente spaventati dai botti, la notte di San Silvestro sono entrambi scappati da casa. Uno è ancora in attesa di un finale lieto.

Due storie diverse, ma iniziate allo stesso modo, quelle di un piccolo meticcio marrone e di Leo, due cagnolini che, probabilmente spaventati dai botti, la notte di San Silvestro sono entrambi scappati da casa. Uno è ancora in attesa di un finale certo, l'altra invece ha già avuto il suo happy end.

Entrambi però nella sfortuna, hanno si può dire avuto fortuna, perché hanno trovato persone sensibili, che hanno capito quanto questi cagnolini fossero spaventati e avessero bisogno d'aiuto. La prima storia, la più travagliata, è quella del meticcio marrone a pelo raso, di cui non si conosce ancora né il suo nome né quello del padrone perché non aveva microchip.

Il cane è stato trovato intorno alle 23,30 da Luigi Villa in via Turati a Grassobbio. Luigi era in giardino col figlio Mirko e si stavano preparando ad accendere qualche fuoco, quando fuori dal loro cancello hanno visto questo cagnolino impaurito e hanno capito subito che doveva essere scappato. Si sono avvicinati e l'hanno preso.

Preoccupati sono andati immediatamente alla clinica veterinaria del paese per vedere se aveva il microchip, ma il cane ne era sprovvisto. E qui inizia la parte più tormentata con mille pr «Ho telefonato all'Asl per sapere cosa dovevo fare - racconta - ma mi hanno risposto che dovevo chiamare la polizia locale, la quale a sua volta mi ha detto di chiamare l'accalappiacani, che alla fine mi ha dato appuntamento a Curno».

Qui l'accalappiacani ha cercato di prendere il cagnolino, ma l'animale era troppo spaventato e dopo oltre mezz'ora di tentativi l'addetto ha dovuto desistere. Villa a quel punto, con pazienza, è riuscito a riprenderlo e ha deciso di riportarselo a casa. «Purtroppo però non potevo tenerlo perché ho già due cani». Così ieri mattina è andato al canile di Seriate, ma anche qui altro ostacolo: «Mi è stato detto che non potevano tenerlo perché per legge deve essere l'accalappiacani a prenderlo in consegna e poi a portarlo in canile.

«Così ho deciso di chiamare una veterinaria che conosco, che fortunatamente senza esitazione ha preso in consegna il cagnolino, il quale ora è in attesa alla clinica veterinaria di Urgnano che il suo padrone si faccia vivo».

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