Cade e muore mentre allestisce una cascata di ghiaccio a Gromo

L’artigiano ha perso la vita daventi agli occhi del fratello, assessore ai Lavori Pubblici del paese

Voleva continuare una tradizione di famiglia, e per questo era salito su una pianta per collocare una canna che facendo scendere l’acqua goccia a goccia avrebbe trasformato l’albero in una meravigliosa cascata di ghiaccio: la si sarebbe potuta vedere, illuminata di notte, anche dalla provinciale. Purtroppo però il ramo dell’albero sul quale ha appoggiato il piede, e tutto il suo peso, si è spezzato: è caduto ed ha picchiato con violenza la testa.

Ha perso la vita così, questo pomeriggio prima delle 15 a Gromo, Giancarlo Santus, un artigiano edile di 37 anni. Era uscito con il fratello Aldo, assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Gromo, per costruire la cascata su una pianta che si trova sulla riva del torrente Goglio, di fronte alla centrale dell’Enel. Posizionata la scala, sull’albero stava per salire Aldo, che abita proprio di fronte al luogo dell’incidente, ma Giancarlo Santus lo ha fermato dicendogli: «Lascia, faccio io».

Si è arrampicato, si è aggrappato, ma quando il ramo ha ceduto di schianto non è riuscito a mantenere la presa. Appena il fratello ha dato l’allarme, sul posto è accorsa la Croce Blu di Gromo e l’elisoccorso di Sondrio: inutile il tentativo di rianimazione, durato oltre mezz’ora. I medici alla fine hanno potuto solo constatare il decesso. La salma di Giancarlo Santus - che lascia moglie e due figlie - è stata composta nel cimitero del paese.

(21/12/2004)

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