Caccia: si spara dal 19 settembre

La stagione di caccia si apre il 19 settembre: ieri con una doppietta di leggi la Regione Lombardia ha stabilito il calendario. Alle date approvate con legge dal Consiglio regionale dovranno attenersi i singoli calendari venatori delle undici province lombarde.

È una novità assoluta nella gestione faunistico-venatoria lombarda: quest’anno la disciplina della caccia anziché essere approvata dal Pirellone, come di consueto, con una deliberazione dell’esecutivo, è stata approvata con provvedimento di legge, inoltre il calendario ha validità pluriennale.

La Regione Lombardia ha deciso così di porre fine al balletto dei calendari della caccia, innescato ogni anno dai ricorsi al Tar per i provvedimenti amministrativi adottati localmente sul calendario venatorio.

Il nuovo calendario venatorio regionale toglie infatti la facoltà agli ambiti territoriali di limitare arbitrariamente l’esercizio della caccia vagante ad alcuni giorni fissi settimanali: stabilisce quindi per l’intera stagione venatoria il diritto del cacciatore ad esercitare la caccia vagante sia alla selvaggina stanziale sia a quella venatoria per tre giorni settimanali a scelta, con la sola esclusione dei giorni di martedì e venerdì.

Alle Province della Lombardia vengono concesse tuttavia alcune facoltà, e tra queste quella di posticipare la caccia vagante al primo ottobre, per una maggior tutela delle produzioni agricole, oppure di anticipare al primo settembre l’apertura della caccia da capanno per le cornacchie, la tortora e il merlo. Le Province possono inoltre integrare con due giornate in più settimanali la caccia da capanno dal primo ottobre alla fine di novembre.

L’elenco delle specie cacciabili in Lombardia, con la prossima stagione venatoria, si allunga con tre nuove specie: il porciglione, il frullino e il combattente; ma il carniere giornaliero della selvaggina migratoria viene limitato a sole 10 tortore e 10 rallidi, gallinella d’acqua e folaga.

La nuova legge regionale sancisce definitivamente la facoltà di apertura della caccia di selezione agli ungulati a partire dal 1° agosto secondo il regolamento predisposto dalle Province interessate.

Un’altra legge molto attesa dal mondo venatorio è stata approvata ieri dal Consiglio regionale: si tratta della disciplina del prelievo venatorio in deroga alla direttiva comunitaria 79/409. Il tormentone della caccia a fringuelli, peppole, passeri e storni che ogni anno ha occupato le cronache venatorie della nostra regione ieri dovrebbe essere giunto al suo epilogo. Il Consiglio regionale ha autorizzato in via definitiva il prelievo venatorio in deroga della specie fringuello e peppola: il tetto massimo consentito nella prossima stagione venatoria è di 685.000 fringuelli e 36.000 peppole. Potranno cacciare questi due fringillidi soltanto i capannisti da appostamento fisso, con un prelievo massimo giornaliero di 5 fringuelli e 2 peppole e un prelievo massimo annuale di 42 fringuelli e 2 peppole.

(29/07/2004)

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