Buon compleanno al Centro servizi
Sono 20 anni di totale abbandono

Sono 20 anni esatti che il Centro Servizi del ministero delle Finanze al confine con Azzano San Paolo giace discretamente in pace, abbandonato a se stesso. Alle casse pubbliche è costato l’incredibile cifra di 50 milioni di euro.

Buon compleanno «coso»...Sono 20 anni esatti che il Centro Servizi del ministero delle Finanze al confine con Azzano San Paolo giace discretamente in pace. Per essere precisi precisi 20 anni e 3 mesi, visto che il cantiere ha chiuso i battenti l’11 giugno 1994. Da allora il nulla assoluto.

Un coso di cemento da dimensioni e fattezze nordcoreane: 127 mila metri cubi distribuiti su una supeficie di 55 mila metri quadri, 5 piani, due dei quali interrati, 8 ascensori e ... 50 milioni di euro. Al conio attuale, perché considerato che i lavori sono cominciati con la cara vecchia liretta, farebbero 100 miliardi tondi tondi. Che fanno decisamente più impressione.

Dal giorno del via ai lavori (anno di grazia 1992) sono passati ben 5 sindaci: nell’ordine Galizzi, Vicentini, Veneziani, Bruni e Tentorio. Il sesto è fresco d’insediamento, Giorgio Gori, e si ritrova ancora il problema sul tavolo. Perché i più continuano a chiamarlo «Il centro delle Finanze ad Azzano San Paolo», ma il moloch in cemento armato è tutto e stabilmente nel territorio del capoluogo, rogne comprese. Anche perché, ora come ora, per rimetterlo decentemente in piedi servirebbe almeno una decina di milioni di euro, senza contare che alla fine nessuno sa davvero cosa metterci dentro.

I soli che avevano un’idea in merito, il secolo scorso, erano quelli del ministero delle Finanze: «Ospiterà i 730 e 740 cartacei di tutta la Lombardia», avevano pomposamente annunciato, salvo ignorare il fatto che da lì a poco l’informatica avrebbe spazzato via tutto. Ma davvero in poco tempo, considerato che già nel 1994 è arrivato lo stop ai lavori, e Steve Jobs era uscito da un pezzo dal suo garage di Los Altos.

Morale, come in un perverso Monopoli, il «coso» è rimasto fermo al via. Per 20 anni suonati. Ancora tanti auguri: non ci sarebbe nulla da festeggiare, ma così ad occhio ci si rivedrà per le nozze d’argento. Solito posto, tanto non si muove nulla.

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