Brembilla: abbattuta l’ultima casa danneggiata dalla frana caduta nel novembre di due anni fa

Antonio Gervasoni, 66 anni, e il figlio Graziano, 35, si sono alzati presto ieri mattina. Alle sette erano già ad aspettare la ruspa che doveva abbattere la loro casa: c’era da portar fuori le ultime cose. Sotto, vicino alla vecchia chiesina, inizia la festa della frazione, qui, sulla strada che porta a Cabalino, è il giorno dell’addio all’ultima casa ferita a morte dall’orco di massi e fango venuto giù dai boschi di Grialeggio a seminare distruzione. Tredici se le era portate con sé trascinandole nel torrente Brembilla, tre erano rimaste in piedi, improbabili, qualcuna affacciata sul vuoto, tutte con il destino segnato. Due abitazioni le avevano abbattute nei mesi scorsi, oggi tocca a quella dei Gervasoni, che assistono commossi alla demolizione della loro vecchia casa: «cinquant’anni per costruirla e meno di due ore per buttarla giù, se ne va un pezzo della nostra vita».

La frana si era abbattuta il 28 novembre del 2002 su Camorone, sommerso da un milione e mezzo di metri cubi di fango e detriti. Gli abitanti delle frazioni di Camorone e di Cabalino vennero sfollati, ventitrè famiglie si ritrovarono senza casa. Le istituzioni locali si misero subito in moto per ottenere i risarcimenti e, dopo un tira e molla durato più di un anno, i privati colpiti ottennero un rimborso pari al cento per cento dei danni subiti.

(05/08/2004)

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