Ancora bracconieri in azione sulle nostre montagne: questa volta ne ha fatto le spese una femmina di capriolo, uccisa da un laccio. Il caso è stato scoperto lungo il sentiero che dal Castello di Monte di Nese conduce in località Filaressa: l’animale, di due anni, era in procinto di partorire due cuccioli. Il laccio ers atato costruito con una trecciola di acciaio di quelle usate per i freni delle moto: un metodo rudimentale, che procura una morte orribile.
A scoprire l’episodio sono stati gli agenti del Corpo di polizia provinciale, allertati dalla segnalazione di un escursionista. Sono state immediatamente avviate indagini per risalire agli autori. Il bracconaggio è una piaga dura da estirpare dalla mentalità e dai comportamenti di molte persone: nonostante l’accresciuta sensibilità e l’esigenza condivisa di rispetto degli animali, pare sia un fenomeno in intensificazione, anche per via dell’accresciuta presenza di ungulati sul territorio della nostra provincia.
(11/05/2005)
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