Cronaca
Martedì 10 Marzo 2015
«Sono un padre, non un assassino»
Bossetti, la decisione tra qualche giorno
«Non ho mai visto quella ragazza, non sono un assassino, sono un padre di famiglia». Lo ha detto in dichiarazioni spontanee Massimo Bossetti durante l’udienza al tribunale del riesame di Brescia.
I giudici del tribunale del riesame di Brescia si sono riservati di decidere sull’istanza di scarcerazione presentata da Massimo Bossetti, il muratore di Mapello in carcere dal 16 giugno del 2014 per l’omicidio della tredicenne Yara Gambirasio.
La loro decisione sarà resa nota tra alcuni giorni. Il pm Letizia Ruggeri, nel corso del suo intervento durato una quarantina di minuti, ha chiesto che Bossetti rimanga in carcere.
Nei giorni scorsi, Bossetti aveva espresso l’intenzione di essere in aula e così è stato. In aula ha ribadito la sua innocenza – «Non ho mai visto quella ragazza, non sono un assassino, sono un padre di famiglia» – e ha detto di non capire «tutto questo accanimento da parte della Procura. È stato a quel punto che il presidente del Tribunale gli ha chiesto di guardare i giudici non invece il pubblico ministero, come stava facendo.
Il suo legale, Claudio Salvagni,ha insistito in particolare, sulle presunte discrepanze tra i risultati degli accertamenti sul Dna mitocondriale trovato sul corpo di Yara Gambirasio (che non è riconducibile a Bossetti) e quelli sul Dna nucleare. Dna nucleare che, stando ai risultati scientifici, è certamente attribuibile al muratore di Mapello in carcere dal 16 giugno scorso per l’omicidio della tredicenne. Salvagni contesta inoltre i risultati degli accertamenti dei Ris secondo i quali traccia di tessuti sui sedili dell’Iveco Daily del muratore sono stati trovati sui leggings di Yara.
Secondo la difesa, gli stessi tessuti sono utilizzati su innumerevoli mezzi. E per quanto riguarda le ricerche sul computer di Bossetti riguardanti ragazzine, secondo i legali del muratore, potrebbero essere state generate automaticamente. Vi è poi la questione dibattuta del Dna mitocondriale che non corrisponde a quello di Bossetti mentre riguardo al Dna nucleare, secondo le indagini, vi è la certezza che sia quello del muratore. Non è escluso che Bossetti in aula oggi rilasci dichiarazioni spontanee. Aveva già cercato di farlo in una precedente occasione, sempre davanti ai giudici del riesame di Brescia, ma si era bloccato per l’emozione.
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