Cronaca / Bergamo Città
Martedì 19 Agosto 2014
Bossetti in carcere dal 16 giugno
«Presto istanza di scarcerazione»
I legali di Massimo Bossetti, in carcere dal 16 giugno per l’omicidio della tredicenne Yara Gambirasio presenteranno, probabilmente nei primi giorni di settembre un’istanza di scarcerazione del loro assistito al gip di Bergamo.
I legali di Massimo Bossetti, in carcere dal 16 giugno per l’omicidio della tredicenne Yara Gambirasio presenteranno, probabilmente nei primi giorni di settembre un’istanza di scarcerazione del loro assistito al gip di Bergamo. Lo ha spiegato l’avvocato Claudio Salvagni.
Intanto sono cominciati martedì 19 agosto, nella sede del Ris di Parma, gli accertamenti sugli ultimi oggetti sequestrati il 24 giugno nella casa di Massimo Bossetti, il muratore arrestato per l’omicidio di Yara Gambirasio. Si tratta di un paio di scarponi da lavoro e altri oggetti di uso comune prelevati nella villetta di Mapello in cui l’uomo viveva con la moglie e i tre figli sui quali i militari effettueranno analisi con i consulenti della difesa e della famiglia di Yara. I risultati confluiranno in un’unica relazione nella quale saranno illustrati anche quelli degli esami svolti sulla Volvo di Bossetti e sul suo autocarro.
Secondo indiscrezioni sui veicoli del muratore non sarebbero state trovate tracce della tredicenne scomparsa da Brembate di Sopra il 26 novembre del 2010 e trovata uccisa tre mesi dopo in un campo di Chignolo d’Isola, a pochi chilometri di distanza.
Mercoledì 20 Claudio Salvagni, il legale di Bossetti, incontrerà il muratore che in carcere continua a proclamarsi innocente. Si tratta di uno dei frequenti incontri con i difensori in cui sarà fatto il punto sulla situazione. Salvagni che, ha incontrato Bossetti in carcere anche martedì 19 agosto, ha aggiunto che la scarcerazione verrà chiesta comunque, anche se le consulenze, a settembre, non fossero state depositate, «perché non possiamo pensare che continui a rimanere in carcere, e lo è ormai da 64 giorni, una persona che siamo convinti sia innocente».
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