Borgo Palazzo, tutti a casa gli sfollati

Borgo Palazzo, tuttia casa gli sfollatiRevocato lo sgombero, ma i sette residenti dormono da parenti: «Troppo freddo»

Dopo otto giorni da sfollati, i residenti del civico 86 di via Borgo Palazzo hanno rivisto finalmente la loro casa, anche se non vi hanno dormito a causa del freddo. Ieri pomeriggio il sindaco di Bergamo Cesare Veneziani ha revocato l’ordinanza di sgombero dell’ultimo edificio ancora inagibile, dopo il cedimento – verificatosi mercoledì 18 febbraio – di una delle due gallerie che corrono sotto la via, dove è in corso il cantiere per la realizzazione della Tramvia delle Valli.

Le tre famiglie del civico 86 – sette persone in tutto su quaranta sfollati in totale – hanno così potuto rivedere le mura domestiche, anche se hanno preferito trascorrere la notte ancora dai parenti, perché il riscaldamento era spento dal giorno del disastro e, all’interno, la temperatura era solo di 11 gradi. «Faceva troppo freddo per dormire in casa – spiega Valentino Cattaneo Ponzoni, uno dei residenti del numero 86 –. Aspettiamo che gli ambienti si scaldino un po’. Ad una famiglia dello stabile, inoltre, ancora non funziona la caldaia».

L’edificio al civico 86 di Borgo Palazzo è tornato agibile dopo la conclusione, ieri pomeriggio, dei lavori di messa in sicurezza: gli operai della ditta Poloni di Alzano Lombardo hanno iniettato boiacca di calcestruzzo (cemento fluido) per riempire la voragine apertasi con il crollo. «Gli esperti (gli ingegneri Giovanni Bosi ed Ezio Goggia, consulenti del Comune e della Tramvie elettriche bergamasche, ndr) – ha spiegato il sindaco – mi hanno consegnato una relazione tecnica positiva, in base alla quale ho consentito ai cittadini il rientro a casa. I tecnici della Bas hanno provveduto poi a riallacciare acqua e gas». Per assistere i residenti sono intervenuti anche alcuni volontari della Protezione civile e gli agenti della polizia locale.

Sul fronte della viabilità, nella notte tra mercoledì e ieri gli operai della Bergatram hanno provveduto a riasfaltare il ponte provvisorio installato per riaprire la circolazione in via Borgo Palazzo. La strada è rimasta chiusa dalle 21 alle 6, nel tratto tra l’incrocio con via Bono e quello con via Serassi. I residenti della zona, tra cui gli sfollati del civico 84 che da alcuni giorni sono già tornati a casa, si sono lamentati per il forte disturbo causato nella notte dalle ruspe e dalle macchine asfaltatrici. «Oltre al danno di essere rimasti per giorni fuori casa – spiega Renata Cacciamatta, una residente – adesso non ci fanno più nemmeno dormire sonni tranquilli».

La vicenda di Borgo Palazzo non volge però al termine. I residenti, che hanno già costituito ufficiosamente il «Comitato 18 febbraio 2004», sono pronti a dar battaglia e chiedere un risarcimento dei danni alla Teb e all’impresa vincitrice della gara d’appalto. Impresa che, comunque, sta proseguendo i lavori per la tratta di Tram delle Valli da Bergamo ad Albino. L’opera doveva essere ultimata a luglio 2005, ma dopo il disastro di Borgo Palazzo i ritardi saranno inevitabili e consistenti. È presto per fare stime – dicono alla Teb – ma l’intervento nel tratto interessato dal crollo (circa 60 metri) andrà interamente riprogettato. Senza contare che, dopo la vicenda, la Procura ha aperto un inchiesta contro ignoti per disastro colposo.

(27/02/2004)

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