Bonus famiglia, 1800 euro dal Pirellone
alle famiglie con reddito sotto i 20mila

Maroni: «Destinato alle famiglie ben oltre la soglia di povertà, perché 20.000 euro di reddito Isee non è la soglia di povertà, che è molto più bassa, siamo ben oltre».

«In Giunta abbiamo approvato importanti iniziative per il sociale. Si tratta di iniziative rilevanti anche sul piano economico-finanziario: siamo molto soddisfatti di questo, perché la Lombardia è una regione attenta a chi ha bisogno». Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni introducendo, dopo la seduta di Giunta regionale, la conferenza, che ha tenuto insieme all’assessore regionale al Reddito di autonomia, Inclusione sociale e Post Expo Francesca Brianza.

«Il “Bonus famiglia” è destinato alle famiglie ben oltre la soglia di povertà, perché 20.000 euro di reddito Isee non è la soglia di povertà, che è molto più bassa, siamo ben oltre. Questo perché crediamo nella famiglia e vogliamo investire nella famiglia» ha spiegato Maroni. «Dopo che la Regione Lombardia ha elaborato il Bonus famiglia, per 1.800 euro - ha aggiunto Maroni -, il Governo ha introdotto un bonus di 800 euro, per tutti, senza specificare il reddito. Quindi avremmo potuto dare solo 1.000 euro, perché, con gli 800 euro del Governo, si sarebbe comunque raggiunta la cifra di 1.800. Però abbiamo deciso dare comunque 1800 euro alle famiglie lombarda, primo perché non ci fidiamo tanto del Governo, che potrebbe, nella manovrina, magari levarli, secondo perché ci sembra giusto dare più risorse a chi risiede da più di 5 anni in Lombardia, che avrà un vantaggio maggiore rispetto a chi risiede in altre regioni».

Il bonus destinato a famiglie «vulnerabili» con presenza di donne in gravidanza e famiglie adottive con: residenza continuativa in Lombardia per entrambi i genitori da almeno 5 anni, residenza del solo genitore se famiglia monogenitoriale; indicatore Isee inferiore a 20.000 euro; condizione di fragilitàriconosciuta dai servizi sociali del Comune di residenza o dai Consultori o dai Centri aiuto alla vita; certificato attestante lo stato della gravidanza

Per le mamme in gravidanza il contributo è di 1.800 euro che saranno così erogati: 900 euro entro 60 giorni dalla validazione della domanda e 900 euro entro 30 giorni dalla presentazione della tessera sanitaria del neonato. Il contributo di 1800 euro è erogato anche in caso di adozione e viene liquidato in un’unica soluzione dopo l’approvazione della domanda. Le erogazioni sono effettuata dalle Agenzia di Tutela della Salute competenti in base alla residenza del richiedente

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