Boliviana violentata dopo la discotecaQuindicenne aggredita a Treviglio

Tre uomini, originari del Marocco, sono finiti in carcere con accuse di lesioni, violenza sessuale e sequestro di persona. Due di loro si sono resi protagonisti del sequestro e della violenza ai danni di una giovane boliviana, 23 anni, prelevata in auto all’uscita di una discoteca di Scanzorosciate. Il terzo ha invece aggredito e cercato di violentare una studentessa 15enne di Treviglio, bloccata mentre si recava a scuola.Il primo episodio, ai danni della giovane boliviana, è avvenuto nella notte tra sabato 10 e domenica 11 dicembre. verso le 4 del mattino, all’uscita da una discoteca, la boliviana, insieme ad un connazionale, è stata caricata su un’auto da due uomini marocchini. La giovane e il suo amico, sotto minaccia, sono stati inizialmente portati in giro in auto poi, a Grassobbio, il ragazzo è stato fatto scendere mentre la donna è stata portata dai due sequestratori in un’abitazione, dove ha subito violenza. È stata rilasciata solo molte ore dopo, nel pomeriggio di domenica. Nel frattempo l’amico aveva dato l’allarme e i carabinieri hanno avviato le indagini. Rintracciata la donna, domenica in serata, gli esami clinici del caso hanno confermato la violenza subita.

Le indagini dei carabinieri di Zanica e del nucleo radiomobile di Bergamo hanno portato a rintracciare due marocchini a Zandobbio, che sono stati poi portati in carcere con l’accusa di sequestro di persona e violenza sessuale.

L’episodio ai danni della quindicenne di Treviglio è avvenuto invece questa mattina, verso le 7.30, quando la ragazza è uscita di casa per andare a scuola. Nel tragitto ha notato tre giovani stranieri che la osservavano. Per evitarli si è rifugiata nel cortile di uno stabile, ma uno dei tre, un marocchino di 23 anni, in Italia senza fissa dimora e con precedenti penali, l’ha seguita e quando l’ha raggiunta l’ha aggredita, palpeggiandola e colpendola con calci e pugni. Le grida della ragazza hanno richiamato l’attenzione di una donna abitante nello stabile che è corsa in suo aiuto, mettendo in fuga l’aggressore. È intervenuta poi una volante della polizia e le indagini immediate hanno consentito di individuare l’aggressore - poi riconosciuto dalla ragazza - e bloccarlo alla stazione centrale di Treviglio, prima che salisse su un treno. La studentessa è stata visitata al Pronto Soccorso dell’ospedale di Treviglio dove le sono state riscontrate contusioni multiple, guaribili in 7 giorni. L’aggressore è finito in cella a Bergamo.

(14/12/2005)

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