Bloccate da una malattia rara
le speranze di Jenny volano in Usa

«È proibito piangere senza imparare, svegliarti la mattina senza sapere che fare, avere paura dei tuoi ricordi. È proibito non sorridere ai problemi, non lottare per quello in cui credi e desistere, per paura. Non cercare di trasformare i tuoi sogni in realtà...».

«È proibito piangere senza imparare, svegliarti la mattina senza sapere che fare, avere paura dei tuoi ricordi. È proibito non sorridere ai problemi, non lottare per quello in cui credi e desistere, per paura. Non cercare di trasformare i tuoi sogni in realtà...».

Per Jenni Cerea, trentenne di Curno, questa citazione di Neruda è diventata il leitmotiv di una vita. Lotta per continuare a vivere, anche se non è facile. Le operazioni che dovrà sostenere sono costosissime e per raccogliere i fondi necessari ha fondato una onlus.

Mercoledì 5 febbraio verrà intervistata radiofonicamente da Teo Mangione di Radio Alta, dalle 8,20 alle 8,50. Un’occasione per far conoscere al maggior numero persone possibili la sua storia. I suoi amici hanno inoltre organizzato una serata di beneficenza intitolata «La vita è un dono», il 14 febbraio alle 20,30, al teatro Serassi di Villa d’Almè. Sarà l’occasione per presentare l’iniziativa di Jenni e raccogliere fondi. Il ricavato dell’evento infatti, trasmesso in diretta da Radio Pianeta e al quale parteciperanno moltissimi artisti locali, andrà interamente devoluti alla «Giornopergiorno onlus».

La sua travagliata storia ha inizio nell’ottobre 2005. È un giorno come tanti quando iniziano a manifestarsi i sintomi di una serie di patologie cerebrospinali che nel giro di due mesi la costringeranno a letto. Jenni, trentenne di Curno, da 8 anni convive con una malattia degenerativa che le ha metaforicamente «tagliato le gambe». Lotta per ricominciare a camminare. Gli Stati Uniti sono per lei la terra delle mille speranze, nella quale incontrare un «doctor House» in grado di operarla.

Per informazioni: giornopergiorno

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