Cronaca / Hinterland
Sabato 01 Febbraio 2014
Bloccate da una malattia rara
le speranze di Jenny volano in Usa
«È proibito piangere senza imparare, svegliarti la mattina senza sapere che fare, avere paura dei tuoi ricordi. È proibito non sorridere ai problemi, non lottare per quello in cui credi e desistere, per paura. Non cercare di trasformare i tuoi sogni in realtà...».
«È proibito piangere senza imparare, svegliarti la mattina senza sapere che fare, avere paura dei tuoi ricordi. È proibito non sorridere ai problemi, non lottare per quello in cui credi e desistere, per paura. Non cercare di trasformare i tuoi sogni in realtà...».
Per Jenni Cerea, trentenne di Curno, questa citazione di Neruda è diventata il leitmotiv di una vita. Lotta per continuare a vivere, anche se non è facile. Le operazioni che dovrà sostenere sono costosissime e per raccogliere i fondi necessari ha fondato una onlus.
Mercoledì 5 febbraio verrà intervistata radiofonicamente da Teo Mangione di Radio Alta, dalle 8,20 alle 8,50. Un’occasione per far conoscere al maggior numero persone possibili la sua storia. I suoi amici hanno inoltre organizzato una serata di beneficenza intitolata «La vita è un dono», il 14 febbraio alle 20,30, al teatro Serassi di Villa d’Almè. Sarà l’occasione per presentare l’iniziativa di Jenni e raccogliere fondi. Il ricavato dell’evento infatti, trasmesso in diretta da Radio Pianeta e al quale parteciperanno moltissimi artisti locali, andrà interamente devoluti alla «Giornopergiorno onlus».
La sua travagliata storia ha inizio nell’ottobre 2005. È un giorno come tanti quando iniziano a manifestarsi i sintomi di una serie di patologie cerebrospinali che nel giro di due mesi la costringeranno a letto. Jenni, trentenne di Curno, da 8 anni convive con una malattia degenerativa che le ha metaforicamente «tagliato le gambe». Lotta per ricominciare a camminare. Gli Stati Uniti sono per lei la terra delle mille speranze, nella quale incontrare un «doctor House» in grado di operarla.
Per informazioni: giornopergiorno
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