Bloccano ladri di villa a Caravaggio
In fuga, ci sono le impronte digitali
Nella serata di mercoledì 5 marzo, grazie al rapido intervento della polizia, si è scongiurato un grosso furto in una villa di Caravaggio: gli agenti sono riusciti a mettere in fuga tre ladri. Scappati a piedi, sono stati recuperati gli arnesi da scasso, con le impronte digitali rilevate.
A seguito dei numerosi furti nelle abitazioni della Bassa Bergamasca, continua il costante controllo ad opera delle volanti del Commissariato di Treviglio guidato dal commissario Angelo Lino Murtas, che già in varie occasioni sono riuscite a bloccare dei furti in corso.
Anche in questo caso, nella serata di mercoledì 5 marzo, grazie al rapido intervento della pattuglia si è scongiurato un grosso furto in una villa in via Visconti, a Caravaggio: gli agenti sono riusciti a mettere in fuga tre ladri che, dopo aver scardinato la finestra con lo stesso «modus operandi» rilevato in alcuni furti degli ultimi giorni in cui sono state «tagliate» le casseforti murate mediante «smeriglio flessibile» elettrico, si erano introdotti all’interno alla ricerca della cassaforte.
Scoperti, i ladri sono scappati rapidamente in più direzioni e sono stati inseguiti per oltre un chilometro a piedi dagli agenti, riuscendo però a dileguarsi nel buio della notte.
La polizia ha però recuperato sul posto una BMW Serie 5, rubata in provincia di Pesaro e già segnalata in altri furti, altre targhe rubate in provincia di Bergamo ed appartenenti ad una Renault Modus, nonché numerosa attrezzatura per compiere i furti, tra cui il potente «smeriglio flessibile» elettrico per tagliare le casseforti con numerosi dischi di ricambio, alcuni «piedi di porco», una grossa mazza ferrata, una grossa «trancia» oleodinamica per tranciare le sbarre alle finestre senza fare rumore, una enorme tronchese, grossi cacciaviti e guanti da lavoro.
La polizia scientifica del Commissariato, dopo un delicato «trattamento», è riuscita ad evidenziare alcune impronte molto utili. Le indagini sono in corso e potrebbero a breve dare un nome anche ai componenti di questa nuova banda operante in zona nell’ultimo periodo che, dagli elementi raccolti sinora, sembra essere del vicino est europeo.
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