Blitz a ZIngonia contro l’immigrazione clandestina

Bliz anti immigrazione clandestina dei carabinieri della compagnia di Treviglio, nella tarda serata di ieri e nella notte, in due condomini a Zingonia, i complessi residenziali Athena (nel territorio di Ciserano) e 4 Torri (nel territorio di Verdellino). I militari - supportati nei controlli anche dai cani delle unità cinofile di Bergamo - hanno complessivamente controllato 47 persone, tutti extracomunitari, arrestandone 3: due per violazione della legge Bossi-Fini e uno per aver strattonato un carabiniere. Nel corso del blitz sono stati anche rinvenuti e sequestrati 8 grammi di cocaina e 35 di hashish. Tre le persone denunciate per detenzione di droga ai fini di spaccio, altri 16 ectracomunitari sono stati denunciati perché privi di documenti.

I due extracomunitari clandestini, arrestati per violazione della legge Bossi-Fini, sono comparsi stamattina davanti al giudice. Si tratta di un marocchino di 29 anni e di un rumeno di 28 anni. A carico del primo è emerso un decreto di espulsione emesso dal Questore di Catanzaro l’11 aprile dello scorso anno, mentre nei confronti del secondo il decreto, del Questore di Milano, risale al 6 maggio. Entrambi hanno ammesso di essere a conoscenza dell’espulsione e hanno patteggiato la pena: 2 mesi e 20 giorni il marocchino, 3 mesi e 20 giorni il rumeno, con pena sospesa e nulla osta all’espulsione immediata.

In mattinata è stato processato per direttissima anche l’extracomunitario arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale (il carabiniere spintonato ha riportato lesioni al ginocchio destro giudicate guaribili in 15 giorni). Si tratta di un marocchino di 29 anni, che in aula ha sostenuto di non aver usato violenza: «Ero ubriaco - ha detto -, non ricordo cosa è successo. Mi scuso con il carabiniere». Il giudice ha convalidato l’arresto, disponendo nei suoi confronti l’obbligo di presentazione giornaliero, al mattino e alla sera, alla polizia giudiziaria, quindi in abbreviato lo ha condannato a sei mesi di reclusione.

Bossi-Fini, due arresti nella notte anche in città

Ennesimo controllo per fronteggiare il fenomeno dell’immigrazione clandestina nella notte nella zona della stazione ferroviaria di Bergamo: in azione i carabinieri della stazione di Villa d’Almè, che spesso nelle ultime settimane hanno effettuati pattugliamenti in città. Ieri sera, nel corso degli accertamenti, i militari hanno arrestato due marocchini, entrambi colpiti da decreto di espulsione. Si tratta di un 29enne e un 22enne. La pattuglia dei militari li ha notati poco dopo la mezzanotte e i due sono stati subito fermati per un controllo sull’identità. A questo punto a carico del 29enne è emerso un decreto di espulsione emesso dal Questore di Bolzano il 28 agosto dello scorso anno, a seguito di una condanna ricevuta al Tribunale di Bolzano, mentre nei confronti del secondo extracomunitario è emerso un decreto di espulsione del Questore di Catanzaro del 7 maggio, quando il marocchino è stato dimesso dal locale centro di prima accoglienza. A quel punto sono scattate le manette. Nella mattinata il processo in direttissima: i due hanno ammesso la propria responsabilità, quindi hanno patteggiato la pena: quattro mesi ciascuno, con pena sospesa e nulla osta all’immediata espulsione dall’Italia.

(18/05/2004)

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