Bergamo-Treviglio, posati i binari
Ma il raddoppio avanza lentamente
Secondo le stime Fs sono diciottomila gli utenti della linea Bergamo-Treviglio. Pari a una cittadina su ruote ferrate che ogni giorno si chiede quando si potranno archiviare ritardi e carrozze stipate. La formula magica è «raddoppio» e a questo proposito ci sono positive novità: posati i binari, la Rete ferroviaria italiana (società del gruppo Fs che gestisce l’infrastruttura) ha programmato di concludere entro il primo trimestre 2007 i lavori della nuova cabina di comando della circolazione dei treni a Verdello-Dalmine. Anche con il raddoppio della Bergamo-Treviglio, Verdello sarà l’unica stazione intermedia tra i due capolinea: Levate, Arcene e Stezzano saranno invece delle fermate.Il nuovo apparato di Verdello è stato studiato per recepire tutte le novità introdotte dal raddoppio. Questa stazione è interessata da un notevole traffico non solo di treni passeggeri ma anche merci. Un numero di treni destinato ad aumentare dal 2008 quando, secondo la Regione e le Fs, ci sarà un nuovo orario che dovrà tenere conto delle potenzialità del raddoppio della Bergamo-Treviglio e del quadruplicamento tra Pioltello e Treviglio. I lavori del quadruplicamento sono in corso e Fs conta di concluderli l’anno prossimo. Circa il nuovo orario della Bergamo-Treviglio-Milano circolano solo ipotesi ufficiose, come il fatto che alcuni treni del Passante di Milano possano arrivare fino a Bergamo con tutte le fermate intermedie, comprese Arcene, Stezzano e Levate toccate anche da un servizio metropolitano tra Treviglio e Bergamo.I pendolari interessati non vorrebbero attendere il 2008 per vedere queste modifiche sostanziali, ma Regione e Fs hanno ribadito che la piena potenzialità del raddoppio tra Bergamo e Treviglio si potrà raggiungere solo quando sarà utilizzabile anche il quadruplicamento. Il Comune di Stezzano è disponibile ad accollarsi l’onere delle opere complementari per la fermata in via Santuario (spesa stimata in circa 3 milioni di euro), purché la società ferroviaria (Rsi) riveda il progetto iniziale contribuendo in modo congruo. Per l’Amministrazione il ruolo della fermata, vicino al santuario della Madonna dei Campi, è stato sottovalutato soprattutto per il potenziale bacino di utenza. Al centro della discussione, in attesa di un incontro a quattro (Comune, Ferrovie, Provincia e Regione), ci sono i parcheggi previsti ai due lati della fermata, la riqualificazione viabilistica dell’area e i 250 posti auto (100 verso il centro del paese e 150 verso il santuario). «Sono insufficienti – spiega l’assessore alla Gestione del territorio, Paolo Crippa – perché la fermata di Stezzano sarà un interscambio nodale di primaria importanza: molti la utilizzeranno per prendere il treno non sono per Bergamo ma soprattutto per Milano; inoltre sarà molto vicina al casello autostradale di Dalmine e alla nuova tangenziale Sud. L’afflusso di auto sarà rilevante: 250 posti non bastano, rischiamo soste selvagge lungo la strada vicino al santuario». Crippa sottolinea come anche la Provincia abbia riconosciuto le ragioni che hanno spinto il Comune a chiedere un ripensamento del progetto, che si potrebbe concretizzare con l’individuazione e l’acquisizione di ulteriori aree. Ora si attende un passo concreto della Regione. «Siamo in attesa di un incontro con tutte le parti coinvolte – continua Crippa – che sollecitiamo da tempo. La Provincia ci sta dando una mano perché venga riconosciuto un ruolo sovraccomunale alla fermata. Ha anche elaborato e pagato un progetto preliminare di riqualificazione di tutte le fermate, con pensiline coperte che in origine non erano previste. Ora aspettiamo un passo più concreto dalla Regione». Manca solo l’approvazione definitiva del progetto dalla Provincia (prevista oggi) e la firma del contratto fra Comune e ditta vincitrice dell’appalto, la Vitali spa, dopodiché potranno iniziare i lavori per la realizzazione delle infrastrutture a servizio della fermata di Arcene. I lavori sarebbero dovuti iniziare più di quattro mesi fa: i ritardi sono dovuti al ricorso al Tar e al Consiglio di Stato della ditta che inizialmente si era aggiudicata l’appalto ma che poi era stata esclusa per le irregolarità del proprio progetto - esclusione poi confermata dai tribunali amministrativi - ora previsto per novembre. Il progetto prevede a ridosso della fermata spazi sosta per biciclette e un’area ciclopedonale che sarà attrezzata con due punti di ristoro. Il parcheggio ospiterà più di 250 auto, poi ci saranno la fermata dei bus e i posteggi per i motocicli. Chiude l’area parcheggi una fascia di verde e la futura nuova circonvallazione di Arcene, il cui tratto frontale alla fermata ferroviaria sarà dotato anche di pista ciclabile. La nuova circonvallazione, la cui costruzione è anch’essa ai nastri di partenza, si collegherà a via Suardi - l’ex statale 42 - tramite una rotatoria all’altezza della discoteca «Capriccio». Dopodiché proseguirà in direzione Ciserano entrando di fatto sul suo territorio e collegandosi, attraverso un’altra rotatoria, al sottopassaggio ferroviario che porta appunto a Ciserano. La circonvallazione correrà quindi lungo i binari e poi, attraverso un’altra rotatoria che si collegherà alla fermata e al sottopassaggio ferroviario di via Pontirolo, ritornerà sull’ex statale 42. Il passaggio della circonvallazione di fronte alla carreggiata porterà anche modifiche alla rete stradale di Arcene: via IV Novembre - attualmente strada cieca - sarà aperta e collegata alla rotatoria della fermata ferroviaria. Via Papa Giovanni sarà invece chiusa al traffico dei veicoli ma non a quello ciclopedonale che potrà raggiungere la fermata da un sottopasso.Tempo stabilito per costruire le strutture circa sette mesi. «L’unico aspetto che resta da definire – spiega l’assessore all’Edilizia privata, Maurizio Vavassori – è chi si dovrà occupare di attrezzare con panchine e pensiline la fermata. La Provincia ha presentato un progetto d’arredamento comune per tutte le fermate della linea: speriamo si adoperi anche per realizzarlo».A Levate i lavori per la fermata avrebbero dovuto terminare entro dicembre, ma a quanto pare i tempi saranno molto più lunghi. «La fermata avrebbe dovuto essere pronta già per la fine di quest’anno – dice il sindaco Vincenzo Marchetti – ma la consegna è slittata di un anno. Hanno assicurato che i lavori dovrebbe concludersi entro al fine del 2007». La fermata sarà realizzata su un terreno di proprietà statale, nella strada parallela a corso Europa, nei pressi del parco comunale. Al progetto è legata anche la realizzazione di alcuni parcheggi. «I parcheggi – prosegue il primo cittadino – dovrebbero essere realizzati a Est della ferrovia, ma non è stato ancora presentato il progetto». A seguito della costruzione della nuova stazione ferroviaria, sono stati realizzati, sempre da parte delle Fs, due nuovi sottopassi: uno che conduce sulla ex statale 42 e uno a Nord del paese, in prossimità di quella che un tempo era la strada di via Santuario. «La fermata sarà un servizio aggiuntivo per i cittadini – conclude Marchetti – ma non possiamo non lamentare il fatto che, con i lavori per la sua edificazione, sono state chiuse tre strade di valore storico per Levate: una che conduce a Verdello, uno a Comun Nuovo e quella di via Santuario».(17/10/2006)
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