Bergamo, la culla per la vita salverà i neonati

È stata pensata come luogo accogliente e sicuro dove sarà possibile lasciare, in totale anonimato, un neonato, evitandogli almeno il trauma dell’abbandono in strada e della mancanza di assistenza immediata. È la «culla per vita», inaugurata oggi a Bergamo: si trova sulla cancellata del monastero di Matris Domini in via Locatelli 61, nel centro della città.

La culla per la vita è dotata di un allarme acustico attivato da un sensore che consentirà alle suore di chiamare tempestivamente il 118 e di trasferire il neonato agli Ospedali Riuniti. All’inaugurazione della culla, benedetta da monsignor Maurizio Gervasoni, delegato vescovile per la formazione e l’educazione, erano presenti, tra gli altri, Roberto Bruni, sindaco di Bergamo, Regina Barbò, coordinatrice del progetto «Una culla per la vita», la madre superiora di Matris Donimi suor Antonella Sana con le consorelle, i rappresentanti delle associazioni che hanno contribuito all’iniziativa.

La culla è stata simbolicamente consegnata al sindaco di Bergamo, ha ha spiegato Regina Barbò, «nella certezza che grazie alla sensibilità dei cittadini e all’efficienza delle istituzioni, tutti i nostri figli nati in terra bergamasca potranno diventare cittadini del mondo».

(04/02/2007)

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