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(Foto di Colleoni)
Il Coordinamento 9 dicembre continua la sua protesta civile e nella manifestazione scattata poco dopo le 14 di sabato 28 dicembre da piazzale Marconi ai presidi bergamaschi si sono uniti anche rappresentanti di Brescia.
Il Coordinamento 9 dicembre continua la sua protesta civile e nella manifestazione scattata poco dopo le 14 di sabato 28 dicembre da piazzale Marconi ai presidi bergamaschi si sono uniti anche rappresentanti di Brescia.
Gli slogan sono sempre gli stessi: «Riprendiamoci il nostro futuro», «il Popolo torna sovrano» e «Ribellarsi è un dovere». Armati di bandiere dell’Italia e cantando «Chi non salta del governo è», il corteo - controllato dalla polizia locale che ha bloccato il traffico - ha percorso viale Papa Giovanni XXIII diretto verso Palazzo Frizzoni.
Davanti al Comune, e sotto l’occhio vigile di agenti della questura e carabinieri, i manifestanti hanno inveito contro i politici precisando di non appartenere a nessun movimento politico e hanno acceso anche qualche fumogeno. Ecco cosa c’era scritto in diversi striscioni:«Incaz... a oltranza», «Né fascisti, né comunisti, ma italiani», «Alcuni italiani che non si arrendono» e «Non abbiamo paura della repressione dello Stato, abbiamo paura del silenzio del popolo».
La manifestazione si è conclusa in modo pacifico verso le 17,30 dopo che il corteo è rientrato verso la stazione. I quattro presidi nella nostra provincia, a Orio, Treviglio, Medolago e Bonate Sotto, restano attivi a oltranza e da lunedì 30 dicembre ce ne sarà un quinto in Valle Seriana, precisamente a Nembro.
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