Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 05 Dicembre 2014
Basso Sebino, rifiuti nel cemento
In quattro finiscono denunciati
Nel corso di due operazioni di polizia giudiziaria effettuate in questi giorni in località del basso Sebino, il personale del Comando Stazione del Corpo Forestale dello Stato di Sarnico, ha denunciato 4 persone per violazione delle norme ambientali in materia di gestione dei rifiuti e di tutela del paesaggio.
Nel primo caso, in seguito a una serie di accertamenti, eseguiti dalla Forestale di Sarnico agli ordini del Sovrintendente Giuseppe Mangano, è stato possibile scoprire che i titolari di una ditta di Villongo in un’area industriale nei pressi del campo sportivo, avevano effettuato uno stoccaggio e una miscelazione di rifiuti provenienti da demolizioni di opere edilizie e da rifacimenti dei manti stradali, inoltre nell’area adibita a magazzino, erano stati rinvenuti blocchi di cemento all’interno dei quali erano stati occultati altri rifiuti speciali come lattine, bottiglie di plastica e residui di legno, presumibilmente realizzati con colate di cemento in diverse fasi e con residui di varie lavorazioni.
Dalle indagini eseguite è emerso che diversi blocchi di cemento erano stati interrati e occultati, in accordo con un’altra ditta, su un tratto spondale del torrente Udriotto a Credaro dove, dalle indagini eseguite dal Comando Stazione, è emerso che lo stesso sito era stato utilizzato come punto di stoccaggio di terre provenienti da altri cantieri ed, in assenza di un adeguato trattamento, sono da considerare rifiuti, tutto in assenza delle prescritte autorizzazioni ambientali e paesaggistiche.
La Forestale di Sarnico ha sequestrato circa 600 m³ di rifiuti speciali, compresa una quantità di scorie di fonderia, e 61 blocchi di cemento quantificati in oltre 120 m³ miscelati ad altri rifiuti. I titolari delle due ditte e il direttore dei lavori sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria.
Nel secondo caso la Forestale di Sarnico ha denunciato il titolare di una ditta operante nel settore del giardinaggio, il quale, in un terreno di proprietà di altre persone in località Mulino a Viadanica nei pressi della confluenza dei torrenti Guerna e Valmaggiore, ha stoccato rifiuti speciali vegetali provenienti da attività di manutenzione dei giardini privati (ramaglia derivante da potature di piante, foglie, sfalci di piante erbacee). Oltre alla denuncia per violazione delle norme sulla gestione dei rifiuti e delle norme paesaggistiche, al titolare della ditta sono stati sequestrati cumuli di rifiuti, circa 40 m³ distribuiti su una superficie di circa 120 m².
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