Azzano, rubano la bicicletta al figlio
Scopre il ladro e... uno spacciatore

Un papà di Azzano San Paolo, dopo aver visto il figlio minorenne derubato della propria bicicletta, nel giro di pochi giorni è riuscito a recuperarla, ma anche a far denunciare per furto il responsabile e a far finire in manette uno spacciatore.

Quando si dice che la giustizia è rapida. Un papà di Azzano San Paolo, dopo aver visto il figlio minorenne derubato della propria bicicletta il 26 agosto, nel giro di pochi giorni è riuscito non solo a recuperarla, ma anche a far denunciare a piede libero per furto il responsabile e a far finire in manette uno spacciatore. Il tutto grazie alla collaborazione e al lavoro di «intelligence» delle polizie locali prima di Azzano e poi di Bergamo, con il prezioso ausilio delle telecamere di videosorveglianza comunali.

Alla fine, recuperata la bicicletta, è scattata la denuncia per il ladro, e le manette per l'acquirente: quest'ultimo martedì 3 settembre ha patteggiato un anno e quattro mesi di reclusione in direttissima sia per ricettazione che per la detenzione di 14 dosi di cocaina, trovategli in tasca al momento del controllo relativo alla bici.

La vicenda risale al 26 agosto, quando al ragazzino viene rubata la bicicletta. Immediata la denuncia, contro ignoti, per furto alla polizia locale di Azzano San Paolo, che fin da subito si mette in azione: per ricostruire l'accaduto e individuare il responsabile del furto basta un po' di pazienza nel far scorrere le immagini delle telecamere comunali per la video sorveglianza. Nei filmati gli agenti hanno visto infatti con chiarezza un giovane di colore prendere la bicicletta e andarsene in direzione Bergamo: qualche accertamento in più ha permesso alla polizia locale di fare un ulteriore passo, e cioè accertare che si trattava di una persona che abita a Bergamo.

Il padre del derubato lunedì verso le 18 è allora finito al comando della polizia locale di Bergamo, in via Coghetti: lì ha raccontato la vicenda del furto e dell'identificazione del ladro, e ha chiesto agli agenti se fosse possibile fare un controllo e cercare di ritrovare il mezzo. Detto fatto, una pattuglia lo ha accompagnato sul posto, a Colognola, e lì il caso ci ha messo lo zampino: gli agenti hanno incrociato tre giovani in bici, e una di queste è stata subito riconosciuta per quella rubata pochi giorni prima. In sella H. Z., marocchino di 26 anni, che alla contestazione ha cercato la fuga, senza fortuna. Mentre gli agenti stavano cercando di rintracciare anche il ladro per formalizzare la denuncia, il secondo colpo di scena: hanno notato il 26enne mettere continuamente le mani in tasca in modo nervoso, e una perquisizione è bastata a far scoprire che, ricettazione della bici a parte, il giovane voleva fuggire perché aveva in tasca anche 14 dosi di cocaina e un pezzetto di hashish. Con la relativa udienza in tribunale.

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