Dal primo gennaio 2008 la gestione della raccolta in aferesi sarà affidata dagli Ospedali Riuniti di Bergamo direttamente all’Avis (Associazione volontari italiani sangue) che se ne occuperà con personale qualificato e risorse proprie. La convenzione è stata siglata dal direttore generale dell’azienda ospedaliera, Carlo Bonometti, e da Tiziano Gamba, presidente dell’Avis provinciale. Con il procedimento di aferesi, attraverso l’uso di separatori cellulari, si ottiene dal sangue del donatore soltanto la componente ematica di cui si ha necessità restituendogli contemporaneamente i restanti elementi attraverso un unico accesso venoso. Questa donazione ha una durata variabile da 35 a 50 minuti circa, si effettua su appuntamento e poiché sono necessarie apparecchiature specifiche si effettua presso strutture trasfusionali abilitate, come appunto il Centro del Monterosso.L’attività di aferesi è stata finora gestita dal Servizio Trasfusionale degli Ospedali Riuniti presso la sede Avis del Monterosso ed è divenuta una delle realtà più importanti a livello nazionale per l’approvigionamento di emocomponenti, come i concentrati piastrici da singolo donatore, e di farmaci derivati dal plasma, come l’albumina e le immunoglobuline. «L’Azienda Ospedaliera – spiega il dott. Carlo Bonometti, direttore generale dei Riuniti - continuerà a collaborare con Avis anche in questa nuova fase, dapprima attraverso la formazione dei medici e degli infermieri messi in campo dall’associazione dei donatori e poi mantenendo l’attività di programmazione e controllo della funzione di aferesi». L’aferesi va ad aggiungersi al servizio di raccolta sangue che viene effettuato quotidianamente, dal 1968, nella Casa del donatore, una delle strutture più sicure e tecnologicamente più all’avanguardia in Italia. Prosegue, dunque, e si potenzia quel ruolo di sussidiarietà all’interno del sistema sanitario che l’Avis, operando senza fini di lucro, persegue da sempre.(08/12/2007)
© RIPRODUZIONE RISERVATA