«Non è ancora emergenza, ma vogliamo evitare che lo diventi». Parte da qui l’appello di Tiziano Gamba, presidente dell’Avis provinciale di Bergamo, indirizzato ai 35.000 donatori di sangue della provincia, in particolare di gruppo sanguigno 0 ed A. I primi giorni del nuovo anno e gli ultimi del 2007 hanno registrato una flessione di donazioni per lo più dovuta a una precoce puntata epidemica di virus simil influenzali. Le malattie che necessitano di terapia trasfusionale e gli interventi chirurgici, soprattutto trapianti, non hanno invece un andamento stagionale, di sangue ed emoderivati c’è necessità durante tutti i mesi dell’anno.
L’Avis chiede ai donatori periodici in buona salute, risparmiati dall’influenza o guariti da almeno 15 giorni, di programmare la donazione anche in questo periodo, se già trascorso l’intervallo di tempo di 90 giorni dall’ultima donazione o di 6 mesi per la donna e di cercare di rispettare gli appuntamenti già fissati per le donazioni in aferesi, in particolare per le aferesi di piastrine. Dal primo gennaio, la gestione della raccolta in aferesi è stata affidata dagli Ospedali Riuniti di Bergamo direttamente all’Avis. Con il procedimento di aferesi, attraverso l’uso di separatori cellulari, si ottiene dal sangue del donatore soltanto la componente ematica di cui si ha necessità restituendogli contemporaneamente i restanti elementi attraverso un unico accesso venoso. Questa donazione ha una durata variabile da 35 a 50 minuti circa, si effettua su appuntamento e poiché sono necessarie apparecchiature specifiche si effettua presso strutture trasfusionali abilitate, come appunto il Centro del Monterosso. La donazione in aferesi, che avviene dal lunedì al sabato dalle 7.30 alle 10.30 solo su appuntamento (tel. 035.342222, dalle 10.30 alle 12.00) a partire da marzo verrà ampliata anche al martedì dalle 12 alle 15.(08/01/2008)
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