È scattato alle 9.30 lo sciopero del personale viaggiante dei mezzi pubblici, dei turnisti e degli addetti alle funicolari (meccanici compresi). Fino alle 12.30 è durata la prima interruzione del servizio, poi ripreso, fino al nuovo blocco dalle 16 alle 21. Per i sindacati l’adesione allo sciopero del trasporto pubblico locale è stata massiccia, vicina al 100%. Per gli impiegati e i lavoratori delle officine, l’agitazione coinvolge l’intera prestazione giornaliera.La protesta è stata indetta da FILT-CGIL, FIT-CISL e da UILTRASPORTI, contro le novità previste dalla Finanziaria 2005 in tema di trattamento economico della malattia. Quello di oggi è il secondo atto dell’agitazione, dopo lo sciopero dello scorso 22 aprile, quando l’adesione sul territorio bergamasco aveva raggiunto, in particolare in ATB e in SAB, il 100% (dato condiviso anche dalle aziende).
La vertenza riguarda in particolare il trattamento economico della malattia. Fino al 31 dicembre 2004 al lavoratore che si ammalava veniva corrisposto il 100% del compenso per i primi 6 mesi, poi per i successivi 6 + 6 mesi, veniva corrisposto il 50%, integrato da Fondi di Solidarietà (fondi interamente finanziati dai lavoratori) fino a raggiungere nuovamente la percentuale del 100%.
Ora, dal 1 gennaio 2005, il tranviere in malattia per i primi 3 giorni non ha nessuna copertura economica, non percepisce nulla. Da 4° al 20° giorno percepisce il 50% dello stipendio, dal 21° al 180° giorno il 66%. Queste percentuali riguardano, per ora, tutto il personale dipendente ad eccezione di quello impiegatizio. In totale gli addetti del settore in bergamasca sono circa 1500, con un alto tasso di sindacalizzazione.
(20/05/2005)
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